Antonio Catalfamo

«Anche se non ne ha parlato nessuno e non si sono smossi i cordoni dei sindacati, a noi pare una forma di ingiustizia quella perpetrata a danno di dipendenti comunali e precari. Con un solo colpo di spugna sono state cancellate ore e ore di straordinari e lavoro maturato, autorizzato e registrato». Commenta così Antonio Catalfamo, Presidente dell’Associazione Prima il Territorio, la decisione di depennare le ore accumulate da dipendenti e personale del Comune di Milazzo.

“I dirigenti preposti potevano quanto meno riconoscere i compensativi sotto forma di riposo o ferie, a queste ore maturate. Siamo sicuri che queste scelte siano figlie del clima scandalistico post-assenteismo, tuttavia non si possono ora bruciare i diritti di questi padri di famiglia. Nessun politico – ha aggiunto Catalfamo – si è degnato di interessarsi della questione che rischia di cadere nel dimenticatoio. Noi siamo ancora convinti che si possa comunque fare qualcosa con l’utilizzo del dialogo e di maggiore sensibilità da parte di chi è preposto a gestire la situazione.”

Fin qui il comunicato di “Prima il Territorio”. In realtà l’argomento è stato oggetto di una partecipata assemblea generale dei dipendenti comunali della settimana scorsa. Si è discusso – come si legge in un comunicato sindacale – dei ritardi nella definizione della contrattazione decentrata (ferma al 2010), del mancato riconoscimento di attività lavorative prestate in eccedenza, la mancata applicazione di alcune norme per i contrattisti, ed una gestione approssimativa del “regolamento dell’orario di lavoro”, oltre ai disagi causati da una disorganizzazione nei rapporti di lavoro». Nel mirino in particolare l’operato del Dirigente Responsabile del Personale , Michele Bucolo.

A replicare era stato il giorno dopo il sindaco Giovanni Formica in un articolato comunicato stampa. Sulle ore lavorate e non riconosciute ai dipendenti il sindaco ha sottolineato che si è passati «da una situazione di assoluta anarchia, in cui ciascuno decideva se e quanto tempo restare in ufficio, senza alcun controllo, ad una finalmente regolamentata. Come sempre i momenti di passaggio possono determinare tensioni e, per questo, l’Amministrazione è pronta a considerare ogni utile suggerimento e ad accogliere proposte per rendere meno traumatico il passaggio».

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precario comunale
6 anni fa

Ma stiamo parlando dello stesso dirigente al personale che dovrebbe verificare il divieto di fumo nei locali pubblici? Lo stesso che fu beccato a fumare negli stessi locali pubblici che doveva controllare? Who watches the watchmen? Quis custodiet ipsos custodes?

Schifato dei politicanti
Schifato dei politicanti
6 anni fa

L’unica via di comunicazione con l’Amministrazione sono subito le vie legali, e attendere il 2020 che speriamo arrivi presto, quando andrete tutti a casa e di corsa.

Dipendente comunale
Dipendente comunale
6 anni fa

Pura demagogia e populismo. Ma chi film ha fatto questo catalfamo? Questa associazione? Si vede benissimo che cerca di prendere consensi per la sua elezione alla regione. Ma facendo così li perde non li acquisisce. Non siamo stupidi.