A rischio l’assunzione dei due neo dirigenti comunali del comune di Milazzo: Raffaele Cucinotta (Lavori Pubblici) e Francesco Consiglio (Finanze). Al Tar di Catania e al Presidente della Regione sono stati presentati due distinti ricorsi da parte di altri due pretendenti che avevano partecipato ai bandi del comune di Milazzo per impugnare tutti gli atti dirigenziali e di giunta legati all’iter dell’assunzione. Ne chiedono la nullità. Si tratta dell’architetto Maria Grazia Marullo e del dipendente comunale l’architetto Giuseppe Bonarrigo. Entrambi ambivano al posto di dirigente del settore Tecnico. La giunta Formica ha deliberato lo scorso 18 novembre l’opposizione tramite la nomina del legale Marcello Scurria (delibera 223/2016).

L’estate scorsa il Ministero degli Interni ha autorizzato l’amministrazione comunale ad assumere a tempo indeterminato due dirigenti (ufficio tecnico e ragioniere generale) e tre operai per superare l’impasse amministrativa che sta mettendo in ginocchio l’ente. Le nomine sono state fatte tramite la presentazione di titoli idonei e un colloquio orale tra coloro che sono già inseriti nelle graduatorie di concorsi per dirigenti banditi da altri enti.

MOBILITA’ DEL PERSONALE. Sempre in materia di personale la giunta municipale ha approvato anche il nuovo Regolamento per la mobilità esterna del personale a tempo indeterminato, modificando il precedente testo adottato nel febbraio 2014.

Il nuovo regolamento prevede 6 articoli. Nell’evidenziare che “le procedure di mobilità esterna devono assicurare il buon andamento dei servizi”, l’Amministrazione stabilisce che è possibile “nei limiti stabiliti dal piano triennale delle assunzioni e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili”, ricoprire posti vacanti e disponibili in organico mediante passaggio diretto di dipendenti appartenenti alla medesima categoria e, ove possibile, al medesimo profilo, in servizio presso le altre pubbliche Amministrazioni. Gli articoli successivi disciplinano concretamente le modalità di partecipazione ad eventuali avvisi di mobilità fissati dal Comune. Nel Regolamento di individuano poi altre due ipotesi: la mobilità in uscita e la mobilità per interscambio. La prima prevede la possibilità per il dipendente del Comune di Milazzo di trasferirsi in altri enti a condizione che abbia una anzianità di servizio di almeno 3 anni (5 per il profilo di assistente sociale o appartenente al corpo di polizia municipale) se vincitore di concorso pubblico, o di 2 anni (tre negli stessi casi di cui sopra) se si trova a Milazzo perché proveniente da una mobilità. La mobilità per interscambio invece potrà avvenire quando al trasferimento è interessato il lavoratore dell’altro Ente dove il dipendente vuole spostarsi. Anche in questo caso il regolamento prevede il rispetto di determinati parametri e requisiti. Infine, la nuova normativa varata dalla giunta Formica contempla anche la figura del Comando. “Il dipendente a tempo indeterminato, per esigenze temporanee ed eccezionali, può essere comandato a prestare servizio presso un’altra pubblica Amministrazione. La posizione del comandato è provvisoria e non può superare comunque i 3 anni.

 

 

 

 

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precario
precario
7 anni fa

mentre i precari rimangono sempre precari, e apriamo le porte a quelli da fuori – Milazzo è sempre stata amante dei forestieri!! Vergogna!!!!!

Antonio
Antonio
7 anni fa

E’ inutile fare ricorsi quando i signori vincitori di concorso hanno i requisiti,probabilmente ulteriori punteggi e la procedura è stata regolare,
saluti

francesco
francesco
7 anni fa

a Milazzo manca l’arch. Bonarrigo come dirigente per fare tombola