Sia L’Arena di Domenica In (Rai 1) che Domenica Live (Canale 5) si occuperanno oggi dell’operazione “Libera uscita” che ha portato alla sospensione di 56 dipendenti del comune di Milazzo (due indagati sono già in pensione). Lo faranno però in tono minore. L’Arena condotta da Massimo Giletti in un primo momento aveva previsto un dibattito in studio ma, visto che non ha accettato l’invito nessun dipendente, avvocato difensore, tantomeno rappresentanze sindacali locali, ha ritirato l’invito al sindaco di Milazzo, Giovanni Formica, l’unico ad avere dato la disponibilità ed era pronto a prendere un volo ieri pomeriggio. «Non è vero che ho rifiutato l’invito come ha scritto su facebook qualche detrattore – spiega il sindaco – ma alla fine, probabilmente, hanno valutato l’impossibilità di dare vita ad un dibattito con il taglio che contraddistingue la trasmissione, e mi hanno detto che la mia presenza non era più prevista». In onda dovrebbe andare solo un servizio filmato. Stesso spazio a Domenica Live, la trasmissione Mediaset condotto da Barbara d’Urso.

Le troupe dei principali tv e trasmissioni d’informazione nazionale hanno popolato Milazzo fino a ieri pomeriggio. Hanno raccolto i commenti dei cittadini, inseguito gli indagati (spesso con alterchi e spintoni) , fatto blitz all’interno del municipio, intervistato politici. A non sottrarsi alle telecamere l’ex candidato a sindaco Giuseppe Marano.

«Nel silenzio generale, soprattutto di certa politica, il caso Milazzo approda all’Arena Rai  e quindi all’attenzione dei mass media nazionali – scrive Giuseppe Marano, segretario del Nuovo Psi in una nota – Questo scandalo non sarebbe mai dovuto accadere se come ha dichiarato il Procuratore di Barcellona in conferenza stampa, la Pubblica amministrazione avesse fatto la propria parte nel tempo anche con azioni preventive e disciplinari volte a sanzionare comportamenti illegittimi. Ma chi rappresenta oggi o chi ha rappresentato nelle ultime due legislature la Pubblica amministrazione se non i sindaci del nostro comune, i dirigenti e i funzionari. Su di essi va ricercata la reale responsabilità, su coloro che dovevano operare i controlli e non solo non lo facevano ma venivano premiati nelle retribuzioni e non sui dipendenti comunali tranne alcuni pochi casi che si sono macchiati di gravi reati contro la stessa pubblica amministrazione. Dopo che abbiamo scoperto i furbetti adesso vogliamo i furbastri».

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Luigi
Luigi
7 anni fa

Povero Marano! Non glie ne va bene una. Chissa ‘ se i milazzesi si sveglieranno e cestineranno tutti i politici che hanno calcato lo scenario milazzese negli ultimi 20 anni.marani e non marani.( e non marani ce ne sono moltissimi).

uomo qualunque
uomo qualunque
7 anni fa
Reply to  Luigi

perlomeno è stato l’ unico ad avere il coraggio di metterci la faccia in questa squallida vicenda di fancazzismo di provincia meridionale, gli altri si sono tutti defilati…

Nicola Pètrina
Nicola Pètrina
7 anni fa

Marano è tanto vanitoso quanto politicamente inutile, non perde mai occasione per stare davanti a una telecamera anche se non ha niente da dire. E’ un juke-box di banalità

uomo qualunque
uomo qualunque
7 anni fa

prima erano tutti leoni ruggenti, appena sono arrivate le Tv nazionali sono scomparsi come conigli, la solità omertà e vigliaccheria tipica dei piccoli paesi del meridione, che figura di cacca….

Il popolo
Il popolo
7 anni fa

E gli atri sindaci dov’erano e da anni che accade questo è in tutti i comuni tanto e lo stato che paga , ma lo stato sono i cittadini

ciccio
ciccio
7 anni fa
Reply to  Il popolo

scrivi piddaveru chi pedi

chicco
chicco
7 anni fa
Reply to  Il popolo

Se il popolo scrive così, semu pessi

Artigiano
Artigiano
7 anni fa

Già abbiamo fatto una pessima figura nazionale e se avessero ripreso il dipendente che continua a dormire a palazzo…? Cosa cambia rispetto all’assenteismo?