L'architetto Francesco Salamone

L’architetto Francesco Salamone

«Orti urbani a Milazzo? Ben vengano, purchè siano creati in modo adeguato». La lettera di un lettore di Oggi Milazzo il quale deprecava l’esproprio del terrapieno sul lungomare di Ponente per realizzare degli orti abusivi ha creato un vivace dibattito (LEGGI QUI). A vergare una nota ufficiale  cura dell’architetto Francesco Salamone, l’associazione “Amici di Milazzo” presieduta da Sergio Castellaneta.

«Vuoi che siano per moda, che siano per bisogno, gli orti urbani, negli ultimi tempi, stanno entrando prepotentemente in scena e, sono sicuramente, un modo per salvare il paesaggio in maniera utile e produttiva. Lascia invece sorridere la recente critica degli orti urbani da parte di irriducibili fedeli cultori della sporcizia, del degrado e dell’abbandono della riviera di ponente già fin troppo violentata da modifiche discutibili».

L’associazione, però, chiede una regolamentazione. «Creare degli spazi ad uso e consumo dei cittadini è infatti una soluzione alle sempre più consistente carenza di cura da parte del sistema “pubblico” – continua la nota – Con progetti ben mirati e che si potrebbero realizzare anche a costo zero (cosa fondamentale di questi tempi), si può creare l’opportunità per i cittadini più volenterosi di potersi prender cura del litorale a tutto vantaggio del decoro urbano, può essere occasione di riqualificazione del territorio e del suo presidio. Inoltre va evidenziato anche il valore di integrazione sociale, di relazioni che può generare potendo inserire anche i bambini in un progetto sociale che faccia riavvicinare le nuove generazioni ad una materia che sta andando a perdersi e che è stata, per la nostra Regione, motivo di orgoglio per molti secoli.

L’orto potrebbe anche diventare attrazione turistica secondo “Amici di Milazzo”. «L’orto urbano è anche motivo di attrazione e accoglienza turistica, può far conoscere a quest’ultimi quali sono i nostri prodotti ortofrutticoli e le tecniche di piantagione –  conclude la nota curata dall’architetto Salamone- Quindi, non chiamiamoli abusivi, e cerchiamo di sfruttare le risorse della nostra bella città e l’iniziativa dei nostri concittadini».

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Sergio Castellaneta
Sergio Castellaneta
8 anni fa

Sig. antonio. In 2 post e oltre 150 parole non sono riuscito ad individuare alcun concetto utilmente espresso. Ne deduco che il suo fine è di sterile critica del comunicato in quanto inoltrato dal sottoscritto e pertanto la invito di postare il nome e cognome evitando di nascondersi ignobilmente.

Anna
Anna
8 anni fa

Perché no?! Che sia fatto,con buonsenso, tutto ciò che può rendere migliore la nostra Milazzo..
Bravo!

Antonio
Antonio
8 anni fa

A parte il fatto che la necessità di una regolamentazione è a mal’appena citata, a ben poco serve quando si appoggiano e sponsorizzano attività “ILLEGALI”. Al massimo credo si poteva cogliere da un modo di fare, comunque e sempre da condannare lo spunto per una possibile buona idea/proposta.

Antonio
Antonio
8 anni fa

Sig. castellaneta, potrei essere concorde con lei, se non fosse che il tutto si espleta nella piena illegalita e con l’arroganza tipica dell’inciviltà di “noi gente del sud”.Le faccio notare che questi orticelli/zone briscola non sono volti al mantenimento della pulizia o dell’esposizione di tradizioni orto culturali del luogo, ma al propio vile interesse.A parte la beffa dell’abuso dobbiamo anche subire il danno di questi veri e propri OBBROBBI.Vorrei meglio comprendere il suo punto di vista.

Sergio Castellaneta
Sergio Castellaneta
8 anni fa

Ci tengo a precisare che il comunicato inoltrato dalla nostra associazione è stato predisposto sulla scorta di una attenta predisposizione del socio e vicepresidente arch. Francesco Salamone che ringrazio per l’ottimo lavoro svolto. Colgo l’occasione per evidenziare ad alcuni poco attenti scrittori di post denigratori che il comunicato evidenzia con chiarezza la necessità di una specifica regolamentazione.