Non solo i pescatori tradizionali hanno qualcosa da dire in merito alla istituzione dell’Area Marina protetta di Capo Milazzo. Ad intervenire all’incontro nel quale verrà presentata la cosiddetta bozza di “zonizzazione” (verranno diffusi i dettagli sulla estensione), martedì 1 marzo, nella sala consiliare del comune di Milazzo, saranno anche i pescatori subacquei in apnea che abitualmente si immergono nelle acque di Milazzo. Distribuiranno una comunicazione che verrà consegnata ai relatori e ai partecipanti del convegno per « far sentire la nostra voce visto che, anche se spesso non veniamo neanche presi in considerazione visto il nostro esiguo “peso” politico».
«In attesa di scoprire quale sarà l’estensione e la definitiva divisione in zone della nascente Area Marina Protetta di Capo Milazzo – si legge in una nota – noi pescatori subacquei in apnea vorremmo rivolgere agli Enti che si stanno occupando di questa importante realtà alcune brevi e ponderate considerazioni. Tra tutte le attività di pesca, quella subacquea è certamente la più selettiva e meno impattante nei confronti dell’ambiente. Non vogliamo fare confronti con la pesca professionale, una barca da pesca in un solo giorno può prelevare più pesce che un apneista in un anno o in una vita, ma semplicemente rispetto agli altri pescatori amatoriali che esercitano la loro passione utilizzando una canna da pesca o una lenza quella subacquea ha dei limiti che la rendono certamente più sostenibile».
I pescatori subacquei non credono che “la zona C sarà aperta a tutti”. «Forse la gran parte dei lettori non lo saprà, ma noi sappiamo benissimo che in base alle normative nazionali la pesca subacquea è esclusa in tutte le zone delle Aree Marine Protette – precisano – Solo la pesca subacquea, si badi bene, gli altri pescatori dilettanti ed i professionisti potranno farlo. Sulla base di quello che abbiamo detto prima continuiamo a non capire il perchè di questa assurda, illogica esclusione proprio della forma di pesca meno esercitata, più selettiva e più sostenibile, ma questi sono misteri racchiusi nelle “stanze dei bottoni”». Nel documento chiariscono , inoltre, che «non stiamo scrivendo queste nostre considerazioni per ottenere un’impossibile permesso di pesca in zona C, siamo consapevoli del fatto che ci sarà sempre vietato a meno che non vengano cambiate le norme a livello nazionale, a livello locale sappiamo solo che ogni promessa equivale ad essere presi in giro. L’unica cosa che possiamo chiedere in questa ultima fase preliminare alla definitiva istituzione dell’AMP di Capo Milazzo, alla quale noi pescatori subacquei, si badi bene, siamo assolutamente favorevoli è che venga lasciato uno spazio libero da vincoli in cui esercitare la nostra passione. Si tratterebbe semplicemente di far iniziare la area protetta solo qualche centinaio di metri più avanti, ad esempio (stiamo facendo solo un’ipotesi) anzichè alla Punta del Tono porre la boa del limite Ovest della riserva alla Punta dell’Impiccato. Così i pescatori in apnea di Milazzo (si potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di permettere la pesca solo ai residenti) avrebbero un loro “spazio vitale” per continuare ad immergersi nell’ambiente che amano». I pescatori subanque sottolineano che «al di fuori di Capo Milazzo esercitare la pesca subacquea è praticamente impossibile per decine, se non centinaia, di chilometri sia ad Est che ad Ovest, visto che tutto il litorale ed i fondali che circondano Milazzo sono costituiti quasi soltanto da sabbia e fango, assolutamente improduttivi per il tipo di pesca che esercitiamo».
Sull’argomento è intervenuto anche Antonio Aruta, consigliere regionale per la pesca subacquea della Federazione Pesca Sportiva e Attività Subacquee.  «Il mio assoluto sostegno a quanto esposto dai pescatori subacquei di Milazzo e che condivido al 100%. Hanno descritto la questione nella sua verità ed interezza. Io stesso, un po’ di tempo fa, avevo usato simili espressioni per esternare il diritto, sacrosanto ed uguale per tutti i cittadini, di esercitare la propria passione sportiva in un’attività già regolamentata per legge.Mi auguro che si modifichino i confini della AMP, in modo di consentire ai pescatori in apnea milazzesi di fruire del mare al pari degli altri pescatori.In un mondo moderno non si può non tenere in conto, il fatto che la pesca in apnea sia la più selettiva e, mi sia consentito, anche la più sportiva».

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milae
milae
5 anni fa

Finalmente a Milazzo si inizia a svegliarsi e prendere coscienza di quale siano i veri scopi dell’AMP. Di certo ambiente e pesci ne trarranno vantaggi solo marginalmente ma saranno ottimi alibi da sfruttare. Chissà se un’AMP si può annullare o non rendere operativa. Ci vorrebbe la volontà di farlo ma, probabilmente, i vedi beneficiari dell’AMP faranno di tutto perché questo non avvenga

Paperino subacqueo
Paperino subacqueo
8 anni fa

Forse i sub “normali” pagano per quello che i sub “speciali” hanno fatto negli anni, pescando (come si dice in giro) con le bombole quando ciò era vietatissimo, o sterminando i ricci di mare (come si dice in giro) a centinaia per ogni “pescata”.
Quello che oggi il sub domenicale trova è un paio di patelle e (forse) un polipetto. Di pesce neanche l’ombra.
L’AMP ha senso se ci sarà un controllo ferreo sulle regole, altrimenti saranno, così come sempre succede a Milazzo, solo chiacchiere.

carmelo
carmelo
8 anni fa

Certi commenti mi fanno disgustare, con un giusto compromesso si può fare qualcosa di buono per la nostra città, chi la paragona a Gela ed Augusta vuol dire o che non è mai andato in quei posti o è veramente uno che odia talmente tanto la nostra Milazzo che sarebbe bene che se ne andasse Milazzo reagisci che dall’amp puoi ripartire per allontanare l’inceneritore e per chi se l’e’ dimenticato l’inquinamento della ram e della zona industriale di giammoro …

Corsaro Nero
Corsaro Nero
8 anni fa

Chissa’ se si e’ punto qualche sub che EVADE il Fisco npn pagando le tasse oppure se il politico , politico?!?!?!Pseudopolitico Cmq la Finanza dovrebbe vegliare su queste categorie.Tutti devono pagare le tasse!!!

ciccio
ciccio
8 anni fa
Reply to  Corsaro Nero

ietta a petra e m’buccia a manu. fai i nomi se hai le paxxe

antonello
antonello
8 anni fa

E poi basta con la favola della promozione turistica e economica, ma chi vuole venire a Milazzo per le bellezze naturalistiche? Voi andreste in vacanza ad Acerra, Priolo, Gela? e aggiungerei che ultimamente si parla di 100 tir al giorno che dovrebbero sbarcare a Milazzo provenienti da Gaeta per un nuovo accordo della nostra esperta amministrazione…

gigilacremeria
gigilacremeria
8 anni fa
Reply to  antonello

come fai a paragonare acerra (che non ha nemmeno il mare) priolo e gela?? che ignoranza..Poi tutto sto casino per quattro sub..con tutto lo spazio che c’è per andare a pesca..si cambia posto..tanto per come scrivi non vai certo per le bellezze naturalistiche. Ti consiglio un’immersione nella zona raffineria