Peppe Maimone (foto Facebook/Puliafito)Maimone (Adasc): «Nella lotta al Css il sindaco Aliprandi non è coerente» 30 Settembre 2015 Ambiente 12 Commenti Il presidente dell’Adasc Peppe Maimone non ci sta e replica alle dichiarazioni del sindaco di San Filippo del Mela. Pasquale Aliprandi aveva preso le distanze dal corteo contro l’utilizzo di Css (combustibile derivato dai rifiuti) alla centrale A2A/Edipower organizzato domenica scorsa dalla parrocchia di Archi e dalle associazioni ambientalista della Valle del Mela. In una intervista a Oggi Milazzo aveva bollato il tutto come una semplice “passerella” e anticipando l’indizione di un referendum popolare per fare esprimere ufficialmente la cittadinanza (leggi qui articolo). «È inusuale vedere un sindaco attaccare un parroco e altri amministratori locali su questioni ambientali e di salute pubblica – replica Maimone – Non si è trattato assolutamente di una passerella ma di una manifestazione del popolo! Forse il sindaco ormai è abituato alle stanze dei bottoni e alle poltrone del potere quindi non si abbassa a scendere in piazza con i cittadini per difendere un diritto costituzionalmente garantito». Aliprandi, ha dichiarato che alle “chiacchiere” preferisce “atti concreti”. «Ma che atti ha prodotto dopo la delibera del 2 aprile 2015? Nessuno! É stato proprio lui a confermarlo al sottoscritto una settimana fa, e ciò trova anche un riscontro oggettivo documentale, scaturito da un’interpellanza a esso formulata da alcuni Consiglieri comunali di San Filippo del Mela il 13 luglio 2015», continua il presidente dell’Adasc. Poi solleva incongruenze. «Sul territorio si dichiara contro la realizzazione di un inceneritore ma nelle sedi istituzionali si dichiara a favore! Il 21 gennaio 2015 in III Commissione Ars Aliprandi ha dichiarato “Quanto alla prospettata riconversione della centrale asserisce di salutare con favore tale eventualità che, tuttavia, dovrà escludere la combustione del carbone ed incentrarsi invece sulla combustione del CSS (combustibile solido secondario)…. ” questi sono i fatti e noi di un sindaco che nelle sedi istituzionali si dichiara a favore e sul territorio contro non possiamo avere nemmeno un briciolo di fiducia». In realtà Aliprandi, successivamente, avrebbe smentito questa dichiarazione e – a suo dire – richiesto la modifica del verbale in questione che, però, non si sa se sia stato mai revisionato. «In merito al referendum, ci pronunceremo dopo aver visionato tutti gli atti amministrativi, il quesito. Sicuramente San Filippo del Mela non potrà decidere le sorti di un intero territorio». Maimone ribatte anche all’ironia del primo cittadino che non accettava la “patente di ambientalista” rilasciata dall’Adasc o dal parroco di Archi. «La patente ambientalista? Non la potrà mai ottenere! Per conseguirla ci vuole coerenza, sensibilità ambientale, preparazione e determinazione per la tutela della salute pubblica e del territorio. Tredici consigli comunali hanno deliberato la netta contrarietà all’utilizzo del CSS presso la centrale termoelettrica di Archi. Questi sono atti concreti prodotti dai comuni del territorio. Invece il comune di San Filippo del Mela ha prodotto un atto di indirizzo al sindaco che è rimasto nel cassetto, quindi mai attuato». Secondo l’ambientalista «Aliprandi ha capito di essere isolato; i suoi colleghi sindaci del comprensorio gli hanno dato dimostrazione in materia di tutela del territorio con atti amministrativi e non con solo dichiarazioni sulla stampa». Aliprandi rintuzzava qualche collega contestandogli fare il paladino dell’ambiente solo ai cortei. «É poco informato su atti formali forti e determinati delle amministrazioni – sostiene Maimone – Forse dimentica che il sindaco di Santa Lucia del Mela ha denunciato la raffineria di Milazzo. I comuni di San Pier Niceto e Monforte San Giorgio hanno approvato il divieto di insediamento sul territorio comunale di industrie e/o impianti potenzialmente nocivi per la salute pubblica e per l’ambiente. Prenda esempio da loro. Questi sono atti concreti! Forse il sindaco non è al corrente che nella qualità di massima autorità sanitaria locale dispone di strumenti normativi importanti. Parla di smobilitazione delle industrie. Bene!! Inizi immediatamente a predisporre atti amministrativi in primis la rimozione dei serbatoi vicini alle civili abitazioni». Sul mancato coinvolgimento dell’amministrazione nell’organizzazione del corteo del 27 settembre, primo anniversario dall’incendio al serbatoio Tk 513 della Raffineria di Milazzo ricorda che «martedì scorso al sottoscritto e ad Angela Bianchetti, consigliere di Pace del Mela, Aliprandi aveva comunicato che forse era impegnato fuori zona ma avrebbe comunque mandato un suo rappresentante. Ecco un altro esempio di incoerenza e di cambio di rotta». Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 3.043 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT