Il servizio è pessimo ma il comune di Milazzo ha deciso di prorgare di un altro anno il rapporto con l’Ast per il trasporto pubblico locale. L’idea è quella di riorganizzare il servizio una rimodulazione che passi dalle verifiche sul campo, ma i tempi sono troppo stretti per cercare un’alternativa valida. Il sindaco Giovanni Formica, infatti, ha riferito di non voler dare seguito alla manifestazione di interesse per l’incarico professionale ad una ditta esterna di eseguire le attività tecniche inerenti la redazione di un PTPL nel comune di Milazzo e di voler valutare assieme agli uffici gli interventi da eseguire. Nel frattempo sarà data una proroga all’Ast di un anno, cercando di limitare al massimo i disagi determinati dai forti tagli della Regione alla sua partecipata che porteranno, dopo l’ulteriore sforbiciata ad una riduzione del servizio di circa il 24 per cento da qui a fine anno. Una vera e propria “mazzata”, sia per l’azienda siciliana servizi che ha forti difficoltà anche a garantire gli stipendi ai dipendenti, quanto soprattutto agli utenti.

Questa mattina nel corso di una riunione a palazzo dell’Aquila, i dirigenti dell’Ast, il responsabile del Suao e l’Amministrazione hanno affrontato la questione procedendo ad una rimodulazione delle corse in maniera tale da poter garantire quantomeno ciò che è indispensabile. “Diciamo che si apre una fase sperimentale nella quale andremo a verificare i riscontri dell’utenza – ha detto il sindaco – anche perché la coperta è corta ed è inutile fare altre previsioni. Da quando la Regione ha stretto ulteriormente la cinghia con l’Ast, le cose sono peggiorate per tutti. Per il momento abbiamo cercato di attenzionare i nodi strategici che sono la stazione ferroviaria, il porto, l’ospedale, le frazioni della Piana e, soprattutto nel periodo estivo, Capo e Tono. Proprio per il Tono contiamo una volta finiti i lavori di riqualificazione di riattivare la corsa”.

Il primo cittadino poi si sofferma sul Piano di trasporto pubblico locale. “Mi è stato detto della manifestazione di interesse pubblicata che prevede dei costi per la redazione di tale studio. Ritengo che sia buona cosa non spendere questi soldi per un incarico esterno ma risparmiarli e destinarli per altro e dare agli uffici il compito di progettare un sistema di mobilità e di trasporto in linea con le esigenze dei cittadini affinché finalmente si acquisti consapevolezza dell’importanza dell’uso del mezzo pubblico. Per far questo dobbiamo garantire efficienza, puntualità e soprattutto affidabilità”.

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pipponline
pipponline
8 anni fa

concordo intanto con il sig Antonio. e per come fa notare il sig Nino i problemi sono sotto gli occhi di TUTTI.Non c’è bisogno ne’ di dare un incarico esterno, ne’ di far PROGETTARE un sistema di mobilità. Forse basterebbe che il Sindaco o l’assessore salissero due o tre volte su un mezzo pubblico per rendersi conto di quello che non funziona e sopratutto perche’.
Mi sa che anche qua si perde tempo o…………………………

Nino
Nino
8 anni fa

Si tratta sempre di quel servizio che prevede la partenza del bus, dalla stazione prima dell’arrivo del treno? Chi arriva col treno è costretto, per mancanza di mezzo pubblico, a pigliare il “taxi” o incamminarsi per strade semideserte e senza marciapiedi.
Chi fà, o proroga il contratto, ha mai notato questo?

antonio
antonio
8 anni fa

Nel caso qualcuno l’avesse dimenticato: siamo nell’anno 2015 non nel 1960 cari signori. Avete mantenuto in piedi un sistema di trasporto pubblico da teatrino che non sarebbe neanche da nominare in questi termini. Complici di mantenere in piedi uno stipendificio senza alcuna utilità per il cittadino. Vergogna vergogna. P.S.( quanto paghiamo noi per mantenere questo teatrino???)