da sinistra: Scaffidi, Lombardo, i consiglieri Marullo, Russo, NicosiaFondazione Lucifero: «Alla Baronia non comanda il Comune di Milazzo» 21 Agosto 2015 Cronaca 14 Commenti Giù le mani dalla Fondazione Lucifero. I toni non sono stati questi ma la sostanza non cambia. La presentazione della nuova edizione della Festa dell’Arcobaleno con cui la fondazione di Capo Milazzo tradizionalmente saluta l’estate è stata l’occasione per tirare le somme e fare un resoconto dell’attività svolta negli ultimi anni dal Consiglio di amministrazione presieduto da Enzo Russo. Una risposta indiretta dopo le polemiche scoppiate in campagna elettorale (il neo sindaco Giovanni Formica non è stato tenero con l’ente contestandogli una eccessiva “chiusura”) e le indiscrezioni che danno il primo cittadino già pronto a designare due nuovi rappresentanti che dovrebbero prendere il posto di Russo e Antonio Nicosia. Una scelta che preoccupa non poco la Fondazione dove negli ultimi anni si era riusciti a raggiungere bilanci in attivo e un’attività sociale senza eguali in Sicilia. AUTONOMIA GESTIONALE. «Voglio ricordare – ha detto Lucia Lombardo, segretario dell’Ipab – che il nostro ente non dipende dal Comune ma ha un’autonomia gestionale e patrimoniale affidata al cda. L’unico nostro organo di controllo è la Regione che effettua periodici monitoraggi contabili. Chi viene designato in rappresentanza del proprio ente (gli altri componenti sono scelti per statuto dalla Curia, Provveditorato, Corte di Appello e Prefettura) non è vincolato da alcun mandato fiduciario». A sancirlo lo statuto revisionato nel 2004. «Da quindici anni abbiamo portato avanti una riorganizzazione fondata sulla trasparenza e la legalità. Prima il patrimonio immobiliare era affittato a prezzi bassissimi che, fra l’altro, pagavano in pochi. Oggi noi versiamo anche 130 mila euro di tributi annui e siamo una delle pochissime ipab virtuose che paga gli stipendi regolarmente». NESSUNA GESTIONE CLIENTELARE. Il segretario Lombardo rimarca, «mai fatta gestione clientelare ma solo nel rispetto del territorio e degli scopi statutari», ricorda che dal 2011 viene utilizzata solo energia pulita e sono stati già ammortizzati i costi per gli impianti pari a 60 mila euro. Alla Baronia ci sono un orto e un frutteto biologico con cui vengono preparati i pasti dei bambini che popolano la colonia estiva e le attività che nel corso degli anni vengono organizzate a favore di bambini disagiati, alcuni dei quali segnalati anche dai servizi sociali del comune di Milazzo. «In questi anni ci hanno tacciato di esserci chiusi dentro la Baronia ma non è così. Lo dimostrano le varie iniziative dedicate ai più piccoli come la “Citta del Natale”, le feste di carnevale, di primavera o quella dedicata all’educazione alimentare (Chi va piano fest) popolate da migliaia di bambini». Angela Ollà ed Enzo Scaffidi GIGLIOPOLI? SCELTA DI VITA. Naturalmente si è parlato del binomio con l’Associazione il Giglio con la quale si è creato un’alchimia unica che va avanti dal 2000. «Ci tacciavano di essere visionari quando abbiamo cominciato a creare Gigliopoli, la città dei bambini – ha detto il presidente Enzo Scaffidi dell’associazione – in questo momento abbiamo una colonia con 230 bambini, gestiamo un orto e un frutteto biologico, un giardino delle farfalle, nei prossimi mesi sarà realizzata una fattoria didattica. Iniziative dedicate ai bambini tramite la corretta attenzione verso la natura. Quello di Gigliopoli dovrebbe essere un progetto sostenuto da tutte le istituzioni ma non sempre avviene. La nostra non è stata una scelta economica, ma una scelta di vita: Mi dispiace che qualcuno metta in discussione il lavoro senza averne contezza, venga qui veda con i propri occhi cosa abbiamo fatto per i bambini e poi si esprima con cognizione». QUANTO COSTA GIGLIOPOLI. Quando si parla del rapporto tra Fondazione Lucifero e Associazione il Giglio l’aspetto economico salta sempre fuori. Le gelosie sono tante e – nel tempo – i maldestri tentativi di “assalto alla diligenza” non sono mancati. «Tutto il progetto ha un costo di 400 mila euro annui – spiega Angela Ollà, anima e fondatrice del Giglio – ci riferiamo alle molteplici manifestazioni tutte gratuite, alla colonia estiva, alla gestione dei giardini e degli orti, al convitto, ai trasporti, al sostegno scolastico pomeridiano, all’acquisto di materiale e al personale (12 persone in inverno, il doppio in estate). La fondazione quest’anno darà un contributo di 118 mila euro e mette a disposizione i locali e le utenze, il resto è a carico nostro. Riusciamo ad andare avanti grazie alle piccole donazioni, al turismo scolastico, ai tanti fornitori che apprezzando il valore sociale del nostro lavoro ci vengono incontro, molti di noi rinunciano a stipendi o a una parte, dall’anno scorso abbiamo il 5 per mille anche se la cifra è modesta (appena 3 mila euro)». RIZZO NON SI E’ MAI AMALGAMATO. Sia il presidente che Antonio Nicosia sperano che il sindaco Formica li convochi prima di prendere qualsiasi decisione in merito alla Lucifero. Enzo Russo – come suo costume – smorza i toni. «Vogliamo far capire che nessuno di noi prende stipendi, non è qui per fare politica ma per fare in modo che la Fondazione funzioni e possa incrementare le attività a favore dei bambini disagiati e delle loro famiglie. E i risultati parlano chiaro». Russo ha ringraziato uno per uno i componenti del consiglio di amministrazione presenti all’incontro con la stampa: Francesco Marullo di Condojanni (Corte d’Appello); Maria Di Nardo (Prefettura); Antonio Nicosia (Comune di Milazzo); Francesco Iannucci (Curia), quest’ultimo assente poiché fuori sede. Una stoccatina è arrivata solo per Franco Rizzo, dimissionario rappresentante del Provveditorato, da giugno neo consigliere comunale. «Non si è mai amalgamato e forse snobbato le riunioni per impegni forse più importanti», ha detto Russo. L’INCONTRO CHIARIFICATORE. I due hanno chiarito che nonostante le indiscrezioni che danno per scontata la loro sostituzioni (con il relativo rischio di contenzioso visto che occorrerebbero motivazioni valide) non hanno alcuna intenzione di dimettersi. «Cadrebbe il cda e si rischierebbe una lunga vacatio». A chiedere un incontro chiarificatore con Formica anche Francesco Marullo di Condojanni. «Alcune volte sono state diffuse notizie improprie, servirebbe un incontro sereno. Questo è un ente che ha fatto della legalità e trasparenza la propria cifra. Sarebbe assurdo dare vita ad inutili conflittualità. Occorre solo dialogo e collaborazione nel rispetto dell’autonomia della Fondazione. Ci sono in ballo finalità nobili non può diventare terreno di scontro politico». Il componente del cda ha invitato il comune a fare un passo indietro in alcuni contenziosi legati ad espropri in modo che con le somme si possano portare avanti progetti benefici e a firmare un protocollo in modo che l’ufficio tecnico di Palazzo dell’Aquila possa aiutare l’ente a partecipare ai bandi del Por 2016 – 2021. Venuti, Faranda, Russo IL PROGETTO. A conclusione dell’incontro Gianluca Venuti e Cristina Faranda, a nome del Movimento sportivi milazzesi, hanno donato alla Fondazione il progetto di un campo di atletica da realizzare nei terreni dell’ente nei pressi dell’attuale Piscina comunale. Condividi questo articolo Facebook Twitter Email Print Whatsapp Linkedin Visite: 5.864 CONTINUA A LEGGERE SU OGGIMILAZZO.IT