«Il Tar ha cancellato il dissesto e non i debiti. La strada che intende percorrere questa amministrazione accendendo un mutuo trentennale indebiterà non solo i nostri figli ma anche i nostri nipoti. Senza parlare che i precari del comune rischiano seramente di non essere stabilizzati e di perdere il posto di lavoro a partire dal 2017». I consiglieri dei gruppi di minoranza “Città attiva” e “Milazzo futura” hanno tenuto una conferenza stampa per fare il punto della situazione sulla situazione economico-finanziaria dell’Ente, alla luce dell’ultima pronuncia del Tar che ha cancellato l’intera procedura di dissesto.

A parlare – presenti i consiglieri Lydia Russo, Franco Russo, Franco De Gaetano, è stato l’ex assessore, oggi consigliere, Pippo Midili. «Ritengo – ha esordito Midili – che quanto affermato dal sindaco in conferenza stampa qualche giorno addietro e mi riferisco all’ipotesi di ricorrere al “Salva debiti” stata stato un azzardo in quanto la situazione del Comune è ben più grave di quella che si possa immaginare e la pronuncia del Tar ha cancellato il dissesto ma sicuramente non i debiti. In tal senso tutti sono riusciti ad avere una chiara visione della situazione debitoria del Comune di Milazzo, dall’Assessorato regionale agli enti locali, alla Corte dei Conti, all’Organo straordinario di liquidazione, tranne che chi amministra questa città. Il Sindaco ha delineato una task force per stabilire la reale entità dei debiti del Comune di Milazzo, disconoscendo nei fatti tutti i documenti contabili posti in essere dai soggetti terzi di cui sopra. Quando l’organo straordinario di liquidazione (osl) accerta e conferma, tramite le certificazioni degli uffici comunali, almeno 22 milioni di euro di debiti fuori bilancio, queste somme vanno aggiunte ai 43 milioni iscritti regolarmente a bilancio. La somma supera i 60 milioni e di tanto avrebbe bisogno questo Comune per pagare tutti i suoi creditori.

Somme diverse, sistemi di bilancio diversi portano come conseguenza logica – ha proseguito Midili – o che l’osl ha accertato numeri non veritieri su richieste non veritiere, e vanno denunciate, oppure si troveranno numeri diversi per motivi che in questo momento ci sfuggono. I cittadini hanno comunque diritto di sapere, perché e per chi dovranno subire un salasso che, benché il Sindaco e qualche consigliere comunale raccontino che si potranno diminuire le tasse e che si potrà rilanciare l’azione amministrativa, costringerà i milazzesi a pagare tasse al massimo almeno per i prossimi 10 anni”.
L’esponente della minoranza ha quindi sottolineato che “la strada del ricorso ai fondi del DL 35 non è migliorativa di nulla. Non è il tasso di interesse dell’o,77% annuo che risolleva la città di Milazzo. Al Comune con la tassazione al massimo entrano ogni anno 29 milioni e mezzo di euro con uscite superiori di poco ai 27 milioni. Con un accollo di mutuo che mai potrà essere inferiore ai 50 milioni per soddisfare tutti i creditori, annualmente bisognerà aumentare i costi di almeno 1 milione e 400 mila euro di rata restituzione mutuo a cui si aggiunga che le entrate, mantenendo sempre la tassazione al massimo, diminuiranno di oltre 1 milione e trecentomila euro l’anno con la conseguenza che il bilancio non sarà in equilibrio e bisognerà tagliare le spese, con la conseguenza ancora più grave che al 1 gennaio 2017 il personale precario si ritroverà senza copertura finanziaria e quindi dirà addio alla stabilizzazione ed anche al proprio posto di lavoro”.

Quindi l’affondo politico. “L’amministrazione Formica in un sol colpo è riuscita a cancellare almeno la metà del proprio programma elettorale. Saranno gli ultimi ( i cittadini milazzesi) a pagare i debiti fatti dai primi. I posti di lavoro dei precari sono fortemente a rischio ed il bilancio più che etico e condiviso sarà un foglio obbligato senza possibilità di scelta ma con sacrifìci anche sui servizi essenziali. Nessuno pensi ad alchimie come la vendita dei beni immobili per pagare debiti fuori bilanci enormi che poi a fine anno non si realizzeranno. Nella logica della legalità e della trasparenza invitiamo l’Amministrazione Comunale a fare piena luce sul perché il Comune di Milazzo ha assommato tale situazione debitoria; a spiegare ai cittadini perché l’Amministrazione, posta davanti alla scelta di chi penalizzare abbia optato per colpire indistintamente i 32 mila abitanti della città per salvaguardare gli interessi, legittimi, di “1500 creditori”.
Da ultimo l’invito al sindaco “a riflettere bene sulla scelta da operare senza preoccuparsi di dover optare per strade diverse dal DL 35 che trascinerebbe la città in un collasso economico indefinibile. Non è più tempo di tirare a campare e indebitare i figli dei figli dei nostri figli. Tale scelta non può trovarci d’accordo. Faccia riflettere il Sindaco la scelta adottata da parecchi Comuni Siciliani incluso Brolo, il comune vicino al suo alleato, l’onorevole Nino Germanà che l’ha portato nell’ufficio del ministro Angelino Alfano. Non a caso il Comune della provincia messinese ha dichiarato il dissesto senza pensare completamente al DL 35”.

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pp
pp
8 anni fa

Poche parole e via,
come volevasi dimostrare l’enturage di questa nuova amministrazione ,vedi personaggi che gravitano intorno a questo
sindaco ,sono quelli che hanno fatto il mega debito due amministrazioni fà, quindi adesso voglio che gli amici degli amici vengano saldati, percui chiaramente faranno in modo di prendere tutto quello che possono , ergo quello che volevasi dimostrarenon vorranno il dissesto

Ergosum
Ergosum
8 anni fa

Per il bene dei figli e dei nipoti, tra politici impuniti che negli ultimi 15 anni hanno distrutto irrimediabilmente Milazzo e inquinamento mortale, con il prossimo CSS a San Filippo del Mela, e’ proprio il caso di valutare una fuga da questa assurda Città …

Haidi
Haidi
8 anni fa

siamo sempre alle solite

Antonio
Antonio
8 anni fa

È la storia si ripete. Ogni amministrazione successiva ad una altra, per ripicca e per dimostrare l’incapacità di quella precedente appena si insedia comincia a picconare tutto quello che è stato fatto. Invece di consolidare e proseguire distruggono, sempre. È bello farlo sempre con il culo degli altri. È se lo facessero con le risorse personali? Invece che giocare a monopoli con i soldi pubblici? Spieghi questa amministrazione chiaramente perché vuole adottare questa procedura, allegando alla spiegazione le incombenze a carico dell nostre tasche con i vari distinguo rispetto alla procedura dissestuale…..non è possibile che siete tutti custodi della verità… Leggi il resto »

Giuseppe
Giuseppe
8 anni fa

Il sig. Midili non perde occasione per tacere(ovvero di non continuare a fare danno) difendendo la strada del dissesto e confondendo (appositamente;discepolo onorevole di demagogia del suo amico ex-sindaco) che ha percorso una strada non obbligata ,riassumo ha colpito ancora di piu’ i milazzesi con tasse iperboliche associate a quelle non locali dando un duro colpo all’economia milazzese e scoraggiando gli investimenti e dandoci la zolletta delle rotatorie(ah,ah,ah,)non si capisce perche’ comuni molto piu’ debitori non abbiano preso la strada del dissesto.Mi piacerebbe anche sapere che moduli di investimento sul futuro per i giovani che ha fatto.Ancora non avete capito… Leggi il resto »

razionalino
razionalino
8 anni fa
Reply to  Giuseppe

nemmeno la forza dei numeri basta ..per i sapientoni con la terza elementare come te… che si mettono una bandiera davanti agli occhi e qualsiasi cosa faccia quella ..bandiera gli va bene…anche quando quella bandiera gliela mette in quel posto …svegliati giuseppe ..e leggi i numeri anziche dire cavolate ..e parlare a sfavore di chi difende anche i tuoi diritti … impara tu a tacere anziche’ dire fesserie

Salvo
Salvo
8 anni fa
Reply to  Giuseppe

Le chiedo, dato che lei dichiara che il dissesto non era necessario, e che oggi si può ricorrere al salva debiti, i miei soldi pagati in più per l’ innalzamento delle aliquote quando mi verranno restituiti, credo che sia questa la domanda che un cittadino dovrebbe porsi.grazie