Un archivio d’arti e mestieri per riscoprire la laboriosità e le attività produttive che hanno contraddistinto l’economia milazzese nel secolo scorso. E’ questa l’ultima iniziativa dei volontari che gestiscono l’I.C.A.N. “Domenico Ryolo”, lo spazio museale allestito nei locali comunali dell’ex Carcere Femminile. A raccogliere l’invito sono stati l’ing. Tommaso Faranda ed il dott. Giuseppe Bucca, che hanno messo a disposizione del museo, rispettivamente, gli ultimi scampoli della documentazione contabile della Tonnara del Tono, risalenti perlopiù agli anni Cinquanta e Sessanta, e l’intero archivio d’impresa dei «premiati vivai di viti americane» del comm. Antonino Bucca, uno dei più facoltosi vivaisti della Piana, di cui sono documentati – attraverso corrispondenza, fatture e registri delle spedizioni – ben sessant’anni di attività dal 1912 al 1972. «Straordinarie fonti documentali della nostra storia marinara e contadina – tengono a precisare i volontari del museo – che vanno ad aggiungersi a quelle già in nostro possesso, come l’archivio d’impresa del cantiere Providenti, specializzato nella costruzione di barche da pesca e da diporto, torchi per palmenti e frantoi ed in particolare imbarcazioni di tonnara. E che vanno soprattutto ad aggiungersi alle antiche carte dei Molini Lo Presti, già versate nell’Archivio Storico comunale». L’archivio d’arti e mestieri milazzesi sarà consultabile da studenti e studiosi tutti i venerdì dalle 18:30 alle 20:30 e tutti i sabati pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30 nella sala riunioni dell’ex Carcere Femminile, abbellita di recente con l’elegante collezione di onorificenze commerciali rilasciate negli anni Venti al comm. Bucca.