TUTTE LE NOVITA’. E’ scontro all’interno del Meet up Cinquestelle di Milazzo per la scelta del candidato a sindaco. I 22 attivisti avrebbero dovuto scegliere tra i due di loro che avevano dato la disponibilità: Igor Alibrandi e Daniela Foti. A quanto pare, però, le operazioni di voto online attivate ieri e che si sarebbero dovuto concludere stasera, non si sarebbero svolte in modo sereno e Foti, in affanno rispetto all’antagonista per numero di preferenze, ha deciso di prendere le distanze. «Sono giorni tristi, per la democrazia all’interno del gruppo attivisti del movimento 5 stelle di Milazzo – scrive – mi dissocio e mi astengo, allontanandomi da tutto ciò che non si rispecchia nei valori di trasparenza, democrazia e legalità proprie del movimento 5 stelle», scrive.

Ma cosa sarebe successo di così grave? «Ho creduto di partecipare a una scelta all’interno del movimento, con lo spirito di servizio e collaborativo, cominciando a incontrare parte della cittadinanza attiva, sapendo di trovare un forte antagonismo, all’esterno, nelle altreforze politiche – continua Foti – Invece ho fatto i conti, col più becero antagonismo interno organizzato, quello dei sorrisi, delle strette di mano, che hanno messo in campo persone mai viste negli incontri, creando un sistema di votazione per la scelta tra i due candidati, che dava o toglieva la possibilità di voto, a seconda della convenienza. Un sistema così disorganizzato e inefficiente che ancora nella tarda serata della giornata di ieri giovedì 26 febbraio tardava a funzionare cambiando di ora in ora le modalità dello svolgimento delle votazioni. Miè stata negata la convocazione di una riunione, dove avrei esposto con tutta semplicità, la soluzione più ovvia per uscire da questa impasse. Invece siamo allo squallore di facebook, manca solo Maria De Filippi. Mi dispiace, questo non è il M5S, questa è vecchia politica dalla quale prendo distanze cosmiche. Nessuna fiducia a queste persone che vorrebbero governare un paese, ma che allo stato delle cose, non potrebbero governare nemmeno un condominio. Confermo la mia fiducia, al movimento 5 stelle, unico baluardo di democrazia e legalità del nostro paese». RETROSCENA. L’antagonista Igor Alibrandi, per il momento non ha intenzione di replicare, intende prima consultarsi con i vertici del movimento. Al di la dei comunicati stampa lo scontro vede protagonisti princiopalmente due gruppi: da un lato Daniela Foti sostenuta in particolare da Carmelo Papale, dal’altro Igor Alibrandi con la sorella Cinzia su cui, in un primo momento molti attivisti avevano puntato per la sindacatura. Per i primi avrebbero dovuto votare solo coloro che realmente prendono parte alle riunioni che si svolgono in un bar del centro; i secondi coloro che risultano ufficialmente componenti del meet up al momento delle indizioni delle primarie. La sostanza è che con l’uscita del deputato Tommaso Currò (sempre più vicino al Pd), Giovanni Mangano e Stefano Bertazzi, coloro che fino a qualche mese fa erano i “front man” più noti assieme a Papale, qualcosa nel gruppo si è rotto.