«Una riunione di corrente non può ribaltare la decisione assunta, a larghissima maggioranza, dal Partito Democratico di Milazzo, in un confronto approfondito svoltosi alla presenza della segreteria regionale e di quella provinciale». L’onorevole Filippo Panarello commenta così la proposta fatta dall’ “AreaDem” (la corrente capeggiata a Messina dall’Onorevole Rinaldi) di indire primarie di centrosinistra a cui far partecipare anche il sindaco Carmelo Pino. Panarello, in una nota, anticipa di avere sollecitato l’immediata convocazione del coordinamento provinciale del PD in quanto la maggioranza del partito locale si era espresso contrario a questa evenienza. Due i candidati alle primarie fino a questo momento: Giovanni Formica e Salvatore Presti. «E’ del tutto evidente che qualora dovesse essere messa in discussione la scelta, assunta democraticamente dal partito di Milazzo, la gestione unitaria del PD di Messina diventerebbe una pura finzione, dalla quale non potrei che prendere le distanze» argomenta Panarello.

Filippo Panarello

«Il PD di Milazzo ha espresso un giudizio negativo sull’attività dell’Amministrazione Pino e sulle scelte operate dal Sindaco, a partire dalla dichiarazione di dissesto ( assunta in contrasto con l’opinione del PD e di tutti i suoi consiglieri comunali) e dal disprezzo dimostrato nei confronti del civico consesso – sottolinea – Questa valutazione politica esclude la possibilità che l’attuale sindaco possa essere il candidato del PD alle prossime elezioni. La corrente di Lupo e Rinaldi vuole contestare la libera scelta del PD di Milazzo o piuttosto si prepara a sostenere la candidatura di Pino al di fuori del PD? L’interrogativo appare legittimo in quanto nel corso dell’iniziativa nessuno degli esponenti del PD si è misurato con le critiche argomentate espresse dal gruppo dirigente del PD di Milazzo nei confronti dell’operato dell’Amministrazione e del Sindaco uscenti. Sarebbe gravissimo che l’Onorevole Lupo, presidente della direzione regionale, e l’ing. Basilio Ridolfo, segretario provinciale del PD, avallassero simili orientamenti, facendo prevalere il richiamo correntizio sull’interesse del PD.