Il tribunale di Barcellona ha condannato “Diabolik”. Si tratta di Giulio Giannitto, 23 anni, originario di Salina, arrestato lo scorso 20 maggio a Milazzo in quanto autore di una tentata rapina all’ufficio postale di via Medici, dove era riuscito ad introdursi forzando una piccola finestra, posta sul retro dell’edificio. La stampa lo aveva definito “Diabolik” poiché al momento dell’arresto era vestito di nero come con calzamaglia in faccia come l’eroe dei fumetti. A Giannitto, giudicato con rito abbreviato, sono stati contestati due reati: tentata rapina impropria e violazione per domicilio. Il gip Danilo Massa lo ha condannato per il primo capo di imputazione ad un anno e 8 mesi e al pagamento di una multa di 280 euro, ma assolto per il capo b (visto l’entità della pena per il momento rimarrà a piede libero).

Giannitto è residente a Salina ma ha trascorso i domiciliari a Barcellona a casa di un congiunto. L’arresto destò scalpore perché Giannitto ha provato a fuggire, ma è stato raggiunto e bloccato dai carabinieri di Milazzo in un vicolo cieco dopo un inseguimento di alcune centinaia di metri. Deciso a non arrendersi, si sarebbe quindi avvicinato ad uno dei due militari – secondo la ricostruzione fatta dall’arma – puntandogli alla gola un grosso pugnale: dopo una breve colluttazione, costata al carabiniere lievi ferite ad una mano e ad un ginocchio, il 23enne è stato disarmato ed ammanettato. Per questi reati dovrà affrontare un altro processo. A difenderlo è stato l’avvocato Giuseppe Sottile di Barcellona.