Dalla Provincia regionale all’Europa. Con un programma work in progress che viene redatto in base alle segnalazioni dei cittadini che quotidianamente incontra. Il grande salto di Pino Galluzzo passa da Milazzo. L’ ex consigliere provinciale Pino Galuzzo, in corsa alle Europee del 25 maggio, ha condiviso il progetto Fratelli D’ Italia – Alleanza Nazionale dopo la scissione interna al PdL. E tra Milazzo, dove risede da anni, e Barcellona, sua terra di origine, è diventato il candidato da portare a Strasburgo.  «Sono cresciuto con Azione giovani ed An, ho ritenuto fosse naturalmente sensato ritornare alle radici e contribuire al ricambio generazionale in corso – ha spiegato nel corso di una conferenza stampa con Federico Merlo e Nicola Barbera –  È chiaro che non si è trattata di una scelta di comodo ma di coerenza». Galluzzo da tempo ha preso strade diverse rispetto ai suoi riferimento storici, dall’ex senatore Mimmo Nania all’onorevole Santi Formica.

Al centro Pino Galluzzo

«Cosa fare in Europa? Per come si è involuta, l’Europa  non risponde alle esigenze nè dell’Italia tantomeno della Sicilia – spiega – si è trasformato in un centro di burocrazia che invece di fare evolvere i paesi ha creato ulteriori vincoli». Secondo l’ ex consigliere Fdi-An riuscirà a garantirsi una presenza a Bruxelles: «Quasi tutti i sondaggi ci danno in crescita, sopra la soglia del 4%». Tre i punti principali della sua campagna elettorale: il superamento della stagione delle tecnocrazie, la crescita dell’ occupazione e soprattutto l’ immigrazione: «Non siamo contrari all’accoglienza ma riteniamo che non debba essere solo l’ Italia a sobbarcarsene tutti i costi». Galluzzo fa anche autocritica: «La Regione e la politica in genere non sono rusciti a interpretare bene il loro ruolo, non hanno saputo trasmettere sul territorio le informazioni concrete che potevano aiutare imprenditori ed amministrazioni ad intercettari bandi e finanziamenti».