Una piccola pescheria a Vaccarella dove vendere il prodotto appena pescato nel rispetto delle norme sanitarie. E’ questo il risultato della riunione che si è tenuta stamattina tra la Capitaneria di Porto guidata dal comandante Fabrizio Coke a cui hanno preso parte i rappresentanti dell’associazione “Nino Salmeri”, della coop La Murena, dell’Ufficio Demanio Marittimo, dei vigili urbani, del servizio veterinario dell’Asp 5, l’assessore allo Sviluppo Economico Gaetano Nanì. La riunione è stata convocata dopo il maxi sequestro avvenuto la settimana scorsa ai danni dei pescatori intenti a vendere il prodotto ittico in banchetti non autorizzati. Gli uomini della capitaneria e del comando vigili urbani hanno denunciato gli stessi professionisti per il cattivo stato in cui si trovava il pescato. Con l’accordo raggiunto tutto questo dovrebbe diventare acqua passata.

La riunione di stamattina in Capitaneria

“Su nostra proposta – dice Damiano Maisano, presidente dell’associazione marinara “Nino Salmeri” – i vari rappresentanti degli enti intervenuti hanno dato il parere favorevole sull’istituzione di micro punti vendita all’aperto realizzati nel rispetto delle norme sanitarie e dell’occupazione degli spazi demaniali. Le aree saranno individuate nel tratto tra la chiesa di Santa Maria Maggiore e la “cupola” con l’affresco di San Francesco di Paola». I pescatori professionisti dovranno presentare singolarmente un progetto che dovrà essere approvato dal demanio e della capitaneria. L’associazione Salmeri metterà a disposizione un proprio tecnico a supporto degli associati. «Gli adempimenti da parte dei pescatori locali – si legge in una nota della capitaneria – consentiranno agli organi di vigilanza di reprimere ogni forma di commercializzazione illecita di prodotto ittico ovvero di immissione sul mercato di prodotto di dubbia provenienza, tutelando altresì i diritti dei produttori ittici che commercializzano correttamente il frutto della loro pesca nel rispetto anche delle norme igienico-sanitarie».