Dopo l’interrogazione parlamentare degli onorevoli Enzo Garofalo e Bruno Mancuso il caso politico sul mancato reintegro del consiglio comunale di Milazzo arriva sulla scrivania del presidente della Regione, Rosario Crocetta. A firmare l’interrogazione è il deputato regionale Nino Germanà. L’esponente del Pdl bacchettà il governatore per l’immobilismo dell’ente che avrebbe dovuto seguire i dettami della Corte costituzionale la quale si è espressa sulla intricata interpretazione giuridica delle norme (contestate dalle Regioni a statuto speciale tra cui la Sicilia) e reintegrare velocemente l’organo consiliare guidato da Saro Pergolizzi. Il Cga ha accolto il ricorso dei consiglieri concendendo la sospensiva ma ha passato la parola al Tar che fino ad ora non ha affrontato la questione. Germanà, alla stregua di Garofano e Mancuso, ritiene che il decreto con il quale il 16 maggio scorso Crocetta ha disposto lo scioglimento del Consiglio, infatti, è illegittimo. “L’inerzia del Presidente della Regione è inaccettabile”, sostiene Germanà. Nel frattempo a guidare il comune dissestato rimange la giunta pino e dei commissari prefettizi.

Nino Germanà