Il sindaco Carmelo Pino ha preso atto della nota ricevuta nei giorni scorsi dal Movimento 5 stelle di Milazzo in merito ai lavori nel cantiere he dovrebbe portare alla nascita di un nuovo porticciolo turistico a Vaccarella, di fronte all’ex Asilo Calcagno. I “grillini” che hanno chiesto alla Soprintendenza che ci si attivi per salvaguardare la storia e le tradizioni del rione Vaccarella attraverso il riconoscimento del vincolo etno-antropologico, hanno denunciato pure la posa sull’arenile di sabbia che sarebbe diversa rispetto a quella tipica del Borgo marinaro. “Mi sono attivato immediatamente chiedendo un intervento del comandante della Capitaneria di porto – ha detto Pino – visto che la competenza appartiene a loro. Già il Comune negli anni scorsi è intervenuto sul cantiere bloccando le opere difformi da quanto autorizzato dagli Enti preposti. L’ho detto subito dopo l’insediamento e lo ribadisco oggi: pretendo il rispetto delle norme poiché dalla loro applicazione passa la tutela ed il recupero dell’identità dei luoghi. E’ giusto che tutti facciano altrettanto”.

il borgo di vaccarella


Il sindaco poi interviene sul problema del ripascimento della spiaggia di Vaccarella. “In questi giorni sto leggendo di tutto. Dalle proposte di Comitati a prese di posizione di singole associazioni che vorrebbero sostituirsi al Comune addirittura nella progettualità, dimenticando che esiste una logica di interventi nei progetti che non possono essere estemporanei. Le fughe in avanti sono inutili e strumentali. L’Amministrazione nel giugno dello scorso anno ha commissionato all’Ispra di Palermo, uno studio di caratterizzazione dell’arenile compreso tra la Marina Garibaldi e Croce di Mare al fine di avere dei dati certi suffragati dal rigore scientifico per poter pianificare un intervento attraverso una richiesta di finanziamento al Ministero dell’Ambiente. Abbiamo ricevuto questo studio che evidenzia che “un’azione volta al ripristino di una condizione di maggiore stabilità sedimentaria possa essere presa in considerazione, previa una programmazione dell’intervento ed il rigoroso rispetto dei vincoli ambientali. Questo macrointervento certamente non impedisce all’Ente di valutare soluzioni temporanee per mettere in sicurezza quel tratto di spiaggia per troppo tempo trascurato da tutti”.