Non più ospedali concorrenti ma complementari. E’ questa la proposta dell’area Renzi del Pd che hanno organizzato all’ospedale Fogliani di Milazzo una conferenza alla presenza di Giacomo D’Arrigo, Filippo Cangemi e Alessandro Russo del Coordinamento provinciale e dei coordinatori comunali di Milazzo e Barcellona dell’Associazione Big Bang  renziana Antonio Napoli e Bernardo Dell’Aglio. Anticipando l’arrivo previsto per il 3 luglio dell’Assessore Regionale Drssa Borsellino proprio sulla realtà dei due nosocomi, i renziani della provincia hanno riparlato della loro proposta degli Ospedali Riuniti di Barcellona e Milazzo, riproponendo la “complementarietà strategica”, tra i due plessi, con il Polo Chirurgico per l’Ospedale “Fogliani” di Milazzo e il Polo Medico e Riabilitativo per il “CutroniZodda”  di Barcellona Pozzo di Gotto.

esponenti di Big Bang al Fogliani di Milazzo

La proposta dei Renziani prevede per i due Ospedali di Barcellona P.G. e Milazzo il mantenimento di alcuni reparti, nelle due strutture, ed una “differenziazione” innovativa, sostenibile e di eccellenza per entrambi gli ospedali. Allo stato attuale – si legge in una nota – le due strutture operano in regime di “concorrenza” , talvolta con una offerta sanitaria mediocre, esponendo il personale medico e paramedico ad operare costantemente in regime d’emergenza per carenze di organico, di spazi, di servizi.Non riuscendo, entrambe le due strutture, a rispondere adeguatamente al grande bacino d’utenza ( 150 000 persone) nel quale ricadono e creando le condizioni di un progressivo impoverimento del Cutroni Zodda e di un sovraffollamento dei reparti e dei servizi oltre l’allungamento, ancor oggi,  delle liste d’attesa, in alcuni reparti, a Milazzo.

“La proposta di un unico Ospedale, articolato in due strutture distanti pochi km, rendendoli complementari l’una all’altra, mira – secondo i coordinati del movimento – a migliorare l’offerta quantitativa e qualitativa sanitaria di tutte e due i nosocomi. Tutto ciò comporterebbe anche un risparmio di risorse, attraverso l’istituzione di una sola pianta organica, con primariati unici, un’unica amministrazione  e un solo Direttore Sanitario. Nel corso dell’incontro abbiamo denunciato il trasferimento della Ostetricia e Ginecologia avvenuta in silenzio da Barcellona verso Milazzo ed il rischio che questo si trasformi tra qualche anno (per mancanza dei 900 parti l’anno da decreto Balduzzi) anche in un “flop”” di questo reparto a Milazzo. Si è parlato dell’Eccellenza di un UOC di Medicina e di un AREA RIABILITATIVA al CutroniZodda, per la stabilizzazione ed il recupero del paziente sub acuto.  Con un servizio qualitativo sulla riabilitazione ortopedica e traumatologica anche in pazienti con lesioni midollari, esito di traumi alla colonna vertebrale, cardiovascolare e neurologico, quest’ultima integrata anche da percorsi intra-aziendali già esistenti. Si affrontato il tema della pianta organica che prevede un servizioreparto di Lungodegenza, con 1520 posti letto e un ausilio all’Area Medica, Riabilitativa ed Oncoematologica, indispensabile servizio anche per tutti nosocomi che si trovano sul versante tirrenico. In tutto il comprensorio tirrenico (da Villafranca a Tusa, 347.000 persone) l’unica struttura esistente ed insufficiente si trova a Patti”.

Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema del Polo Oncologico ed Ematologico “del TIRRENO”, finalizzato al monitoraggio, la prevenzione ed al trattamento Medico dei pazienti, non solo di Barcellona e Milazzo, ma di tutto il comprensorio tirrenico della provincia messinese. “Un grosso bacino d’utenza, purtroppo amplificato da una incidenza di malattia oncologica sicuramente superiore alla media provinciale, regionale e nazionale ha bisogno di un Polo, che sulla carta servirebbe un bacino di utenza di 150.000 persone e   permetterebbe a tanta gente già penalizzata dalla malattia, di ridurre i costanti spostamenti e disagi verso l’ospedale S. Vincenzo di Taormina (che per l’ASP 5 è il riferimento), dove non si prevede un posteggio dedicato e riservato ai pazienti che devono fare chemioterapia ed è allocato a 30 Km dai centri di Oncologia ed Ematologia di Eccellenza pubblici e privati del Catanese (Ospedale Ferrarotto, Istituto Oncologico del Mediterraneo, Humanitas) e a 30 Km dai centri di Oncoematologia pubblici e privati del Messinese.