L’Agenzia del demanio – direzione regionale Sicilia – ha accolto la richiesta avanzata dal Comune riguardante la concessione a titolo gratuito del Castello di Milazzo, appartenente allo Stato. La cessione avviene a titolo gratuito, visto che l’Ente si trova in una situazione di dissesto economico-finanziario già dichiarata. In tal senso è stata accolta una precisa richiesta dell’Amministrazione. L’affidamento in concessione del Castello al Comune dunque permetterà di restituire, senza vincoli legati alla non titolarità dell’immobile, un bene simbolo della cittadinanza alla comunità milazzese. Inoltre il completamento delle opere di riqualificazione, l’apertura di nuovi spazi espositivi e commerciali, la realizzazione di un teatro all’aperto e l’apertura del polo congressuale – tutte iniziative già programmate e in fase di attivazione da parte dell’Amministrazione – rappresentano i fattori che – come sottolinea lo stesso Demanio regionale – potranno consentire la creazione di nuove opportunità lavorative e l’attrazione di nuove risorse economiche, contribuendo alla crescita economica della collettività.

Il Castello di Milazzo (foto Miceli)

La concessione avrà durata di sei anni, dal primo agosto 2013 al 31 luglio 2019. Nei prossimi giorni ci sarà la sottoscrizione dell’accordo. Grande la soddisfazione del sindaco Carmelo Pino. “Al momento dell’insediamento – spiega – ci siamo accorti che la concessione che avevo richiesto durante la mia prima legislatura era scaduta e mai rinnovata nel successivo decennio. Con gli uffici abbiamo riavviato la pratica, evidenziando che nel frattempo sul complesso monumentale sono stati investiti diversi milioni di euro, sia per superare lo stato di abbandono nel quale versava, sia perché convinti del valore storico-artistico-culturale che l’intera struttura poteva rappresentare per l’economia e per l’occupazionale locale anche attraverso una sua utilizzazione turistico-culturale-congressuale. Dopo lunghi mesi di contatti col ministero per i Beni e le attività culturali e il demanio, siamo riusciti ad ottenere quanto richiesto, superando anche lo scoglio del canone concessorio che oggi per il nostro Ente sarebbe stato improponibile vista la situazione nella quale ci troviamo. Il via libera del demanio ci consentirà dunque di poter continuare quell’opera che, d’intesa con la Soprintendenza è finalizzata a rilanciare il nostro principale bene monumentale”.