Far diventare il turismo la prima industria di Milazzo. E’ questo l’obiettivo del Consorzio turistico milazzese, un nuovo sodalizio che riunisce la quasi totalità degli alberghi cittadini, le più importanti compagnie di navigazione, compagnie di trasporto e agenzie di servizi. A presiedere il consorzio è il medico Carmelo Formica, già consigliere comunale con il “pallino” del turismo, vice è stato eletto l’albergatore Pino Ragusi. A far parte del consiglio direttivo anche Santina Cappelli, Francesca Saporita e Maurizio Maiorana. L’iniziativa è stata presentata ieri sera nel corso di una conferenza stampa all’Eolian Milazzo Hotel a cui hanno preso parte addetti ai lavori e giornalisti. Il consorzio sembra avere le idee chiare. E si presenta con una sorpresa: ha già stretto un accordo di co-maketing con Plan de Corones, blasonata località sciistica del Trentino a 2275 metri di altezza, che prevede principalmente uno scambio pubblicitario: far conoscere Milazzo ai turisti che fanno la settimana bianca sulle Dolomiti e quella zona del Trentino a coloro che scelgono Milazzo (o le Eolie) per quella che imprenditori alberghieri locali hanno ribattezzato “settimana blu”.

Ragusi, Formica, capone

“Non lo chiamiamo gemellaggio – spiega Formica – perché ormai non ha più senso. Il gemellaggio è un modo vecchio di intendere il turismo, ormai si è ridotto tutto a uno stanco cerimoniale. Al contrario quello che ci apprestiamo a formalizzare (i referenti di Plan de Corones hanno visitato Milazzo il marzo scorso) è una operazione commerciale che vede in prima linea investimenti privati”. La carta jolly di Milazzo è quella di essere baricentrica rispetto a località siciliane più note. Soggiornando a Milazzo è possibile fare “incursioni” alle Eolie, a Taormina, al Tindari. Infatti, il mercato a cui punta il Consorzio è quello medio alto. “Da dieci anni – sostiene l’operatore turistico Roberto Capone –Milazzo è fuori dai circuiti proposti dai più grossi tour operator regionali, e dunque dai maggiori flussi turistici. Il problema è che mancano i servizi. Mi riferisco al noleggio di biciclette, motoscafi, efficenti trasporti pubblici, rodati tour cittadini con tanto di guide”. “Sarebbe sbagliato svendere il prodotto Milazzo – avverte però il consigliere del consorzio Maurizio Maiorana – abbiamo strutture e professionalità che stanno crescendo nel tempo, dunque bisogna puntare su un turista che apprezzi il mare e la cultura che offre il nostro comprensorio (a cominciare dal castello di Milazzo, struttura dalle potenzialità enormi), e che a dispetto della crisi abbia disponibilità economica. Un obiettivo che si può raggiungere tranquillamente. L’Eolian Milazzo grazie a partecipazioni a borse del turismo internazionali negli ultimi mesi è riuscito a portare in città migliaia di turisti stranieri. Un lavoro pianificato nel tempo che sta dando i suoi frutti. Il consorzio consentirà di promuovere non il singolo albergo, ma il prodotto Milazzo, in modo da coinvolgere anche le strutture più piccole e ammortizzare i costi”. Durante la conferenza si è parlato anche della presenza del Polo industriale. “Non credo che penalizzerà il nostro lavoro – sottolinea Carmelo Formica – anzi le industrie (sbaglio del passato con cui dovremo obbligatoriamente convivere) potranno contribuire a dare una mano nel rispetto dei rispettivi ruoli. Loro devono assicurarci i livelli di inquinamento nel rispetto della legge e il mantenimento della forza lavoro”. Il vice presidente Pino Ragusi è sicuro del successo dell’iniziativa, e spiega perché rispetto al passato non si fallirà. “Per la prima volta sono stati coinvolti i principali operatori turistici della città – rivela – e queste sfide si possono vincere solo con la professionalità e gli investimenti privati. La nostra battaglia più difficile, probabilmente, sarà un’altra: inculcare la filosofia dell’ospitalità nel milazzese. Tra i nostri progetti c’è anche quello di promuovere iniziative nelle scuole, proprio per sensibilizzare i giovani”. In tutti gli interventi è stato sottolineato che il Consorzio Turistico Milazzese non ha alcun fine politico e che spera nella collaborazione dell’amministrazione comunale specialmente nel garantire i servizi essenziali di decoro della città e fruizione dei monumenti.<