“Nemo propheta in patria”, nessuno è profeta nella propria patria. La locuzione latina calza a pennello per descrivere il rapporto tra Francesco (Ciccio) Pensabene e la sua Milazzo. Conosciuto in città come grande appassionato di sport, Pensabene è il direttore sportivo e tesserato della “Leonardo Triathlon Milazzo”. Un uomo di ferro, amante del triathlon (specialità che prevede una frazione di corsa, una di nuoto e una di ciclismo). A inizio maggio, addirittura, è arrivato a essere un “mezzo ironman”. Scherzi a parte, ha partecipato a meeting internazionali, tra i quali il TrapaniMan, con diversi campioni italiani. Lui stesso ci spiega cosa sia: “E’ un mezzo ironman, definito Triathlon medio. E cioè 1,9 kilometri a nuoto, 90 in bicicletta e 21 di corsa. Vi avevo già partecipato la passata stagione ma non ero arrivato alla fine perché avevo sbagliato percorso: piansi amaramente perché la preparazione a un evento del genere è lunga e difficile. Volevo arrivare alla fine, non mi interessava la classifica ma poter superare il traguardo. Ho concluso in 5 ore e 10 minuti, molto soddisfatto di questa prova, dell’organizzazione e della gente venuta a seguirci. Devo citare qui anche Salvatore Milioti, Francesco Salamone e Giorgio Andaloro. Loro hanno partecipato alla staffetta e si sono piazzati addirittura al sesto posto”.

Francesco Pensabene

E qui iniziano le note dolenti. Pensabene e i suoi atleti, infatti, per preparare al meglio questa e altre gare devono girovagare per Milazzo e dintorni. “Ci siamo appoggiati a vasche limitrofe come Barcellona per soli 90 minuti di acqua a settimana. La nostra pista di atletica è il rettilineo del Tono per dirne una. L’impiantistica milazzese è carente e ne risentiamo molto. Il mio sogno sarebbe quello di aprire l’associazione ai ragazzi più piccoli ma al momento posso avere tesserati già maggiorenni o quasi. Come faccio a portare un gruppo di bambini in strada in sella a una bicicletta? Cosa dico alle mamme che devono accompagnare i figli a fare nuoto fuori dalla nostra città? Dove li porto a correre? Nella migliore delle ipotesi al Tono. E se incontro cani randagi, come la mettiamo?”. Domande che non permettono al triatleta milazzese di poter sviluppare la conoscenza e la pratica di questo sport nella città del Capo. Costringendolo a organizzare spettacoli fuori dal nostro comprensorio. “Pensate che ho dovuto organizzare una manifestazione a Venetico. Dove sono stati felicissimi di accogliermi. A Milazzo, invece, niente. Nemmeno a parlarne. Troppa burocrazia, poca voglia di fare. Mi è stato risposto che le strade non possono essere chiuse: a New York il traffico cittadino si interrompe per una maratona e noi non riusciamo a chiudere per alcune ore un paio di vie di Milazzo. E poi ci lamentiamo che gli alberghi sono vuoti. Non vi dico nemmeno il numero di atleti che verrebbero da fuori solo per partecipare a quest’evento”. E intanto lo sport cittadino va a rotoli. Ma Pensabene non demorde e passa al contrattacco: “Io e altri amanti dello sport abbiamo creato da poco il “Movimento Sportivi Milazzesi”. Fra di noi non ci sono solo atleti di diverse discipline ma anche tanti genitori che hanno a cuore la salute dei propri figli. Vogliamo istituire una Consulta dello Sport, dare una mano a chi, in questi anni, si è trovato in grossa difficoltà. Penso ai rugbisti che hanno dovuto allenarsi senza luci e si allenano in un impianto fatiscente, ai pallavolisti che non hanno ancora una vera casa, dal momento che nessuno dei due palazzetti è agibile agli spettatori, ai nuotatori che sono costretti a dover sopportare questo tira e molla sulla piscina comunale, ai ciclisti e ai corridori che non hanno una pista a loro dedicata. Tengo a sottolineare che il nostro non è un movimento politico e che l’iscrizione è totalmente gratuita. Per chi volesse chiedere informazioni ed eventualmente aderire, questo è il nostro sito ufficiale, www.movimentosportivimilazzesi.it, e questa è la nostra mail, info@movimentosportivimilazzesi.it”.

SEBASTIAN DONZELLA