SCOOP. Mentre la Corte dei conti cita in giudizio i consiglieri in carica nel 2001, rei di avere innalzato il gettone di presenza a 100 euro, ecco giungere alla redazione di Oggi Milazzo un documento che potrebbe “rivoluzionare” l’intera vicenda. Gli attuali consiglieri hanno maturato fino al mese scorso 100 euro non per gli effetti della delibera 114 contestata dalla magistratura contabile di Palermo, votata in aula nel 2001, ma per una determina dirigenziale a firma di Armando Sottile del 26 marzo 2008. Eppure a finire nel mirino della Corte dei conti, che chiede il rimborso del danno erariale di quasi 500 mila euro, sono gli ex politici a cui viene contestato il periodo non andato in prescrizione tra settembre 2007 e aprile 2011.

Una seduta di consiglio comunale

In sostanza, quando entro in vigore la legge finanziaria 2008 che prevedeva un taglio del 10% delle indennità, al comune di Milazzo fu adottata una determinazione con la quale fu nuovamente fissato il gettone di presenza: da € 103,29 a € 100,84. Naturalmente l’atto venne notificato a tutti i consiglieri comunali che hanno potuto conoscere la modifica e l’esatto ammontare del gettone. Documento che potrebbe modificare la posizione dei consiglieri e dei dirigenti che dovranno comparire davanti alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti, il 12 giugno con i rispettivi legali Si tratta della segretaria comunale Maria Luisa Alfino, i consiglieri Alessio Andaloro, Maurizio Capone, Giuseppe Cattafi, Giuseppe Codraro, Giovanni Crisafulli, Franco Cusumano, Maria Rosaria Cusumano, Paolo De Gaetano, Giuseppe Di Natale, Pippo Doddo, Antonio La Rosa, Giuseppe Magistri, Peppe Marano, Giovanna Messina, Giacomo Micale, Andrea Mondo, Maurizio Munafò, Santino Napoli, Gioacchino Puglisi, Paolo Rondone, Enzo Russo, Stefano Ruvolo, Stefano Salmeri, Orazio Saraò, e l’ex dirigente comunale Nino De Pasquale. La Procura della Corte dei Conti ha chiesto la restituzione di oltre 17 mila euro ciascuno. Secondo la Procura della Corte dei conti avrebbero procurato tra settembre 2007 e aprile 2011 un danno erariale al comune di Milazzo “con inaccettabile, se non interessata, faciloneria nella interpretazione della disciplina di riferimento”. Per leggere il documento clicca qui.