Lavori di adeguamento ambientali troppo lenti, documentazione carente, nessuna possibilità di ampliamenti di impianti fino a nuove disposizioni. La Raffineria di Milazzo è finita nuovamente nel mirino del Comitato tecnico regionale per la Sicilia. In una nota datata 7 dicembre 2012, ricevuta anche al comune di Milazzo il 17 dicembre, il comitato comunica all’azienda la conclusione dell’istruttoria relativa alla verifica del Rapporto sicurezza (aggiornato al 2010). In base alla lettera a firma del presidente Emilio Occhiuzzi e del segretario Giosuè Norrito, il risultato non è stato dei migliori. Infatti “esaminate le relazioni prodotte dal gruppo di lavoro” che ha effettuato un sopralluogo alla Ram nei mesi scorsi, si richiedeva alla Raffineria Agip – Q8 una serie di atti, studi e un cronoprogramma di alcuni lavori di adeguamento ambientale. Secondo quanto scritto da Occhiuzzi “gli studi richiesti ad oggi non sono stati presentati” e si concendono 60 giorni per mettersi in regola. “Si precisa sin d’ora che i tempi indicati nel cronoprogramma presentato, benchè deficitario degli studi di dettaglio, sono eccessivamente dilatati nel tempo e dunquer inaccettabili”.

Si precisa, inoltre, che “non potranno essere prese in considerazione nuove proposte di modifiche di impianti che prevedano incrementi del preesistente livello di rischio e/o modifiche comportanti aumenti di produttività ai fini dell’esercizio che interferiscono con l’esistente, fino a quando non saranno completati i lavori di cui ai sopracitati studi”. Per quanto concerne i lavori di “Installazione di nuovi sistemi informatici di rilevamento fiamma”, il comitato ritiene che i lavori di adeguamento siano tropo dilatati e debbano essere conclusi entro il 31 dicembre 2013. Sull’argomento è intervenuto il cosnigliere di “Insieme per l’ambiente”, Giuseppe Marano. “Trovo assurdo che l’amministrazione comunale ancora non abbia preso una posizione sull’argomento e portato a conoscenza della cittadinanza questa situazione – dice Marano – se fossi stato io il sindaco avrei già richiesto a gran voce l’attuazione delle prescrizioni richieste dal Comitato a tutela dei residenti e dei lavorati della valle del Mela”.