Il comune di Milazzo ha i bilanci in rosso ma non innalza l’aliquota dell’Imu perdendo un milione di euro di entroiti. Un sospiro di sollievo per i cittadini che già sono costretti a convivere con aumenti, ma a farne una questione politica è un rigenerato capogruppo del Pdl, Roberto Mellina, che paventa un danno erariale. La normativa stabiliva come ultima data il 31 ottobre 2012 per l’approvazione del regolamento e determinazione delle aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta municipale  2012. La giunta avrebbe inviato il regolamento Imu l’ultimo giorno utile, quando sarebbe stato impossibile dibattere o presentare emendamenti. «L’attuale amministrazione, a partire dagli inizi del 2012 ha fatto una scelta politica ben precisa che porterà inevitabilmente ad un danno economico e d’immagine per la nostra cittadina e di riflesso in tutti i nostri concittadini (il dissesto, ndr) – dice Mellina – nonostante questo l’aumento della aliquota Imu non è avvenuta, al contrario della totalità dei comuni italiani. Nel nostro caso ci sarebbe stato un maggiore introito pari a un milione di euro».

Il motivo? Secondo Mellina «l’attuale amministrazione non ha permesso al consiglio comunale di approvare, entro il 31/10/2012, il regolamento e determinazione delle aliquote e detrazioni per l’applicazione dell’Imposta Municipale propria “Imu” anno 2012 . Negligenza che mette in evidenza un dato polito incontrovertibile: Incapacità politica dell’attuale amministrazione». Nell’interrogazione il consigliere chiede di conoscere le motivazioni e le cause che non hanno permesso al consiglio comunale di approvare la proposta di delibera in oggetto, al fine di individuare e denunciare alle Autorità Competenti il possibile danno erariale venutosi a creare».