Caratterizzano da sempre il paesaggio ed il folklore di Vaccarella. Le abbiamo viste persino nelle cartoline d’epoca, distese al sole per favorirne l’asciugatura. Ed oggi sono in diversi a cucirle con tratti rapidi e decisi adagiandole alla ringhiera della passeggiata, allietando il passeggio di turisti e curiosi. Da oggi però tutto questo potrebbe rimanere solo un ricordo. Un provvedimento della Capitaneria di Porto starebbe infatti mettendo al bando le “rizze” dei pescatori, che non potranno più essere depositate sulla spiaggia. Lacciàre e battùgghi non sarebbero infatti contemplate nell’atto di concessione rilasciato al sodalizio che da qualche anno riunisce i pescatori, atto di concessione che al contrario imporrebbe un litorale sgombero da qualsiasi suppellettile marinara. Non conosciamo le motivazioni del provvedimento dell’autorità marittima, comprensibile per certi aspetti. Ma non per altri.

Se da un lato è oggettivamente riscontrabile una scarsa pulizia attorno alle barche, dalle erbacce ad alcuni arredi piuttosto impropri (si pensi ai vecchi frigoriferi utilizzati per riporvi pesce o quant’altro), dall’altro è innegabile che taluni oggetti sono imprescindibilmente legati alle fatiche quotidiane dei pescatori, non tutti in possesso di un magazzino in cui depositare le reti. Peraltro in taluni periodi dell’anno ciascun pescatore impiega quotidianamente sino a 3 o 4 reti, dunque difficilmente riuscirà a mantenere sgombro da lacciàre, pesantonàre ed altre “rizze” la propria porzione di spiaggia, che con quelle reti rossicce conferisce all’antico quartiere marinaro un fascino ed una poesia che sarebbe un peccato perdere per sempre. Pertanto, se da un lato condividiamo l’esigenza di pulizia ed ordine lungo spiagge di Vaccarella, indubbiamente deturpate da cartacce, erbacce e vecchi frigoriferi, dall’altro ci mettiamo nei panni dei poveri pescatori, che con la crisi attuale, appesantita notevolmente dal caro-gasolio, difficilmente potrebbero permettersi l’affitto di un locale in cui depositare le reti: senza considerare i disagi connessi al trasporto quotidiano da e per la spiaggia delle reti da “imbasàre”, ossia da caricare sulle barche in vista del calato. Si auspica pertanto che nelle istituzioni prevalga il buon senso. Pulizia si, ma senza esagerare: quelle reti sulla spiaggia fanno parte della storia e del fascino di Vaccarella. Conferiscono a questo incantevole angolo di Milazzo un sapore ed una magia da preservare e tutelare. Si tolleri quindi il deposito (ordinato ed igienico) delle reti sulla spiaggia ed eventualmente si modifichi l’atto di concessione di cui sopra. Proprio nel tardo pomeriggio di oggi è prevista una riunione tra il sindaco e le rappresentanze dei pescatori per tentare di trovare una soluzione. Ci auguriamo che dall’incontro possa scaturire una valida proposta condivisa dalle autorità marittime.

MASSIMO TRICAMO

 

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andrea
andrea
8 anni fa

per me è un peccato perdere questa bellissima arte …

andrea
andrea
8 anni fa

lasciate che svolgano il loro lavoro e che portino il pane alle loro famiglie non fanno niente di male questi poveri pescatori vogliono solo lavorare come facevano i loro antenati.
con questo chiudi saluti a tutti …

andrea
andrea
8 anni fa

secondo me ogni persona deve pensare a fare il suo lavoro… e non per la capitaneria.
questi pescatori usano le reti per portare il pane alle loro famiglie quindi cerchiamo di lasciargli svolgere il loro lavoro loro non danno fastidio a nessuno.
perché non andate invece a multare i pescatori di frodo che pescano illegalmente e senza documenti.
con questo chiudo e dico solo che voi della capitaneria avete una grande fortuna perché a fine mese avete uno stipendio fisso, invece questi poveri pescatori devono lottare per portare a casa il pane alle loro famiglie. con questo chiudo