Il mistero degli omissis nella relazione del’ispettore Angelo Sajeva? Non esiste. Da ieri gli addetti ai lavori posseggono copia della relazione firmata dal funzionario dell’assessorato regionale alle Autonomie locali che ha eseguito l’ispezione al comune di Milazzo per verificare la consistenza del debito comunale. La conclusione è nota: il responsabile del dipartimento Margherita Rizza, sulla scorta delle conclusioni, ha deffidato i consiglieri a votare entro 30 giorni la delibera di dissesto. A incuriosire, dando vita a fantasiose ipotesi, sono state le ultime due pagine scritte da Sajeva, che sono state secretate con la scritta “omissis”. Oggi Milazzo ha avuto modo di conoscere il contenuto e può assicurare che gli amministratori possono dormire sonni tranquilli se preoccupati da quelle 45 righe.

All’interno nessuno scoop o notizia criminis, ma una scarna sintesi di cose già risapute. Sajeva, nelle conclusioni finali contenute a pag 13 e 14, ribadisce di non condividere la relazione dei revisori Piraino e Magistri che non esaminerebbe in modo compiuto le criticità finanziarie dell’ente in quanto il comune anche se riuscisse ad incassare in tempi stretti parte dela massa creditoria non riuscirebbe a coprire i debiti e a ripristinare le anticipazioni di tesoreria. Ricorda che la decisione di dichiarare il dissesto non è una scelta discrezionale dell’ente, ma vincolata da precise disposizioni di legge. Conclude a pag. 14 sottolineando che la relazione viene trasmessa alla Procura regionale ed alla sezione di controllo della Corte dei conti, prassi consolidata in questi casi. La Procura dei conti, in realtà, da tenpo acquisisce atti al comune, al di là della relazione di Sajeva. Come rivela il settimanale Centonove in edicola, sono stati acquisiti gli atti relativi alle nomine di dirigenti esterni dal 2005 al 2008. Su Centonove l’elenco dei nomi, una decina, e i dettagli del acquisizione di atti da parte della Guardia di Finanza su un debito pagato dal comune al posto di un esterno.