Il consigliere comunale Antonino De Gaetano ha presentato un nuovo documento, indirizzato al presidente del Consiglio e all’assessore ai Servizi sociali, Massimo D’Amore sulla questione dei pacchi dono che ha innescato una polemica che ha visto protagonisti non solo i politici, ma anche il vice presidente regionale di Federsolidarietà, Ciccio D’Amico. Ecco il testo integrale del consigliere De Gaetano.

Nino De Gaetano

 

La prima cosa che emerge nella discussione che si e’ sviluppata in seguito alla mia interrogazione sui pacchi dono e che a Milazzo c’e’ un livello di indigenza altissimo e non possiamo che ringraziare quelle comunita’ parrocchiali o associazioni che prestano un minimo di assistenza ai cittadini che vivono al momento uno stato di difficolta’. La mia interrogazione e’ stata provocatoria, basta leggerne il tono, per dare anche la possibilita’ all’Assesore D’Amore di chiarire la modalita’ di iscrizione, per la ricezione e la distribuzione dei pacchi, che avverrebbero in uffici non precisati nel nostro Comune. Per tutta risposta l’Assesore D’Amore invece di chiarire tale situazione, oltre ad avermi accusato di “un azione scomposta nel porsi a cassa di risonanza”, mi ha iscritto d’ufficio al partito dei veleni. Credo, invece, di essere stato iscritto sino a questo momento al partito del confronto e della trasparenza.

1) Confronto. Confronto in quanto qualsiasi argomento portato in aula o in commissione, da qualsiasi gruppo o consigliere, il sottoscritto non ha mai rifiutato ne il confronto ne di dare un apporto positivo alla discussione. Tantomeno il sottoscritto si e’ tirato indietro al confronto quando e’ stato l’assessore D’Amore a proporre argomenti. Penso alla delibera relativa alle Coppie di fatto, che non ha riscosso un enorme successo, mentre io ritenendola meritevole di attenzione mi sono battuto per la sua approvazione. Ho chiesto il confronto sulla situazione “pacchi alimentari”, non per avere pubblicita’ gratuita, come dice l’assessore ma perche’ sollecitatato da alcuni cittadini di Milazzo che chiedevano informazioni in merito. Interpellato l’Assessore D’Amore ho ricevuto da lui risposte alquanto evasive.

2) Trasparenza. Trasparenza perche’ qualsiasi iniziativa, qualsiasi situazione politica deve essere posta alla cittadinanza con la massima trasparenza. Penso a situazioni grandi come quella del dissesto, in cui il mio gruppo con forza a chiesto che tutti i passaggi vengano posti all’attenzione dei cittadini, ma anche situazioni che possono essere considerati minori, come questa dei pacchi alimentari, devono essere gestite in modo del tutto trasparente. Non mi e’ ancora chiara, in questa vicenda, la funzione dei sevizi sociali. Da un lato mi si dice che non fornisce elenchi e nominativi, dall’altro pero’ “favorisce l’incontro fra l’offerta di sostegno alimentare e soggetti con tali bisogni. Allora c’e’ un contatto fra i servizi sociali e le assciazioni? E’ una forma un po’ contorta per non dare alcuna indicazione ai cittadini. I servizi sociali in questo momento particolare dovrebbero avere la funzione di coordinamento per queste iniziative esistenti, nel comune di Milazzo, per dare informazioni e indirizzare i cittadini. Le associazioni di volontariato da parte loro dovrebbero raccordarsi con il Comune al fine di rendere il proprio servizio piu’ accessibile alla comunita,’ ed evitare che alcuni cittadini vengano assistiti da piu’ associazioni, ed invece altri non sappiano neanche a chi rivolgersi. E molte associazioni di Sindacato o volontariato di Milazzo hanno l’esigenza di raccordarsi con i servizi sociali di questo Comune, per iniziative similari a questa e per dare indicazioni ai cittadini, che nelle loro difficolta’ molte volte vengono lasciati in balia di se stessi, con situazioni che diventano pericolose per la propria incolumita’. Cosi’ potremmo dare come riferimento I servizi Sociali del Comune di Milazzo, per situazioni come questa e non lasciare vagare i cittadini per Milazzo, alla ricerca di un ufficio o Patronato che sia, dove danno “pacchi regalo”. Il mio intervento e’ stato dettato non a scopi di pubblicita’ o per creare veleno, e mi dispiace che qualcuno abbia pensato questo, ma per evidenziare una situazione di disagio generale esistente nella nostra citta’, e la situazione “pacco alimentare,” e’ una situazione marginale, che denota questo grandissimo stato di difficolta’. E il Comune, le forze politiche, le forze sindacali e le associazioni di volontariato dovrebbero avere maggiore coordinamento nella gestione di tale crisi, che rischia di sfuggire di mano a tutti con conseguenze imprevedibili.