Un frullatore contro l’evasione. In futuro evadere le tasse comunali a Milazzo sarà sempre più difficile. Grazie ad un software che il comune sta facendo realizzare ad hoc. «Chiamiamo “frullatore” – sorride – un software che stiamo facendo realizzare ad una softhouse che ci consentirà di incrociare in tempo reali i dati degli utenti. Con un click si saprà se un utente è in regola con i pagamenti di tutte le tasse comunali. In futuro non è escluso che il cittadino avrà una password personale con cui controllare la propria posizione dal computer di casa e verificare eventuali “dimenticanze”».

L’assessore alle Finanze Pippo Midili

Tassa sui rifiuti, sulle affissioni, suolo pubblico, bollette dell’acqua. A Milazzo le tasse comunali sembrano degli illustri sconosciuti. La percentuale di evasione è altissima. Un esercizio commerciale su due non ha mai pagato la Tarsu (tassa rifiuti solidi urbani), mentre nel settore delle abitazioni, a non pagare è un cittadino su quattro. Una giungla nella quale da oltre un anno si è introdotta l’amministrazione Pino e che solo ora – e dopo un’azione di repressione che ha portato a centinaia di verbali – sta cominciando ad avere una ricostruzione verosimile dell’anagrafe tributaria. Le attività commerciali esistenti sul territorio sono 664, ma regolarmente registrate sono 370. Degli avvisi di accertamento bonari già inviati (oltre 170), i primi dati confermano la volontà di un 50% di mettersi in regola, il restante 50% non si è presentato, addirittura una grande struttura commerciale ha proposto ricorso al presidente della Regione. Tra ristoranti, bar, trattorie e pizzerie solo 89 sono regolarmente registrati, in questo caso è di circa il 20% l’evasione. Altra nota dolente sono gli uffici professionali (medici, ambulatori, banche e Istituti finanziari). Ne sono registrati 401 su 650 esistenti. E non si sa quanti hanno fatto il regolare cambio di destinazione d’uso da abitazione a ufficio. Per quanto riguarda le abitazioni, i nuclei familiari registrati all’anagrafe con singoli stati di famiglia (e quindi occupanti una abitazione) sono 13.583. Nei registri della Tarsu, allo stato attuale, ne risultano iscritti invece 11.250. A questi dati va aggiunto il “tasso di elusione”, ovvero superfice dichiarata in meno rispetto a quella reale. A Milazzo è un illustre sconosciuto anche la tassa sui passi carrabili. Il comune infatti sta prevedendo nella nuova pianta organica la figura degli accertatori. «Molti non sanno che si deve pagare anche se non si utilizza – osserva Midili – basta un accesso e, se non si è in regola, si è soggetti a sanzioni». Una via con il più alto tasso di evasione, per quanto riguarda questa voce, è quella di Ponente.