Cosa fa il comune per incentivare l’imprenditoria tra i giovani? E quelloche si chiede il consigliere Roberto Mellina assieme ai colleghi Pergolizzi, Maisano, De Luca ed Alesci. I politici hanno  presentato una mozione ed un regolamento con i quali si chiede all’Amministrazione “il varo di forti iniziative nell’ambito delle Politiche Giovanili, volte all’offerta di iniziative indirizzate al potenziamento delle dinamiche imprenditoriali della nostra città. Dobbiamo adoperarci per incentivare la nascita di nuove imprese perché promuovendo il lavoro giovanile ed una sua qualificata presenza sul mercato, si favorisce un sistema volto a garantire la crescita economica e lo sviluppo socio-economico del territorio. Per far questo bisogna agevolare la costituzione, da parte di giovani, di nuove imprese nei vari settori produttivi, commerciali e dei servizi, che non si configurino come continuazione di imprese preesistenti”. Quindi la proposta  che passa anche attraverso una presa di posizione che comunque dovrà assumere il consiglio comunale, e che consiste nel concreto in una serie di agevolazioni in materia di tributi comunali, a favore dei “giovani imprenditori”, per favorire l’insediamento di nuove attività di impresa e di lavoro autonomo sul territorio comunale (artigianali e piccola media impresa, commerciali, turistiche e di servizi). Le agevolazioni in materia di tributi comunali consistono nella applicazione di un’esenzione in materia di Imposta comunale sugli Immobili, anche in deroga al limite minimo stabilito dalla legge al momento in cui le deliberazioni sono assunte, di tassa smaltimento Rifiuti solidi urbani Interni, tassa occupazione spazi ed aree pubbliche e imposta comunale sulla Pubblicità, nel rispetto degli equilibri di bilancio. Agevolazioni che dovrebbero valore per i primi cinque anni di attività di impresa o di lavoro autonomo.