Quella che Patrizia Itri scrive nel suo libro “Caro papà ti scrivo perché…” è una lunga lettera, un attento e puntuale viaggio a ritroso nella memoria personale e familiare, frutto di accurate ricerche svolte tra Siderno, terra d’origine del padre, e Messina. E’ un testo che la docente di materie letterarie, latino e greco del liceo Impallomeni ha composto per ricordare il padre, morto in seguito ad una tragica malattia. Così ripercorre, attraverso una scrittura efficace e incisiva, le tappe salienti della vita paterna, decisa a vincere lo sconforto generale della morte attraverso la scrittura, mezzo catartico e rasserenante. Ne deriva un sentito e toccante omaggio al padre, denso di affetto, riconoscenza e commozione, ricco di note storiche, paesaggistiche e culturali, di testimonianze di un tempo che fu. Sullo sfondo la presenza della famiglia sempre unita nei momenti lieti e in quelli tristi.

Ormai da quasi un anno la professoressa Itri gira le scuole di Milazzo ma anche di Messina e della Calabria per presentare il suo libro. Soprattutto perché i proventi delle vendite, generosamente stampato ed edito dalla Casa editrice Lombardo, andranno per intero all’Airc, l’associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro. «Mio padre – dice – era un donatore Airc ed io voglio continuare ad essere fedele alla sua volontà, a sperare che tramite la ricerca non si muoia più della malattia che lo ha portato via. Dal dolore nasce un atto d’amore, un libro che non parla della malattia ma della vita, un inno alla gioia di averlo avuto accanto, una memoria del passato che costituisce l’identità di una famiglia, di una persona che ha sempre affrontato i problemi della vita con grinta ed ottimismo e che potrebbe essere un esempio per tanti che si lasciano sconfiggere dal male senza combattere, che si arrendono prima del tempo».

A Milazzo i due suoi ultimi incontri con gli studenti hanno riscosso un grandissimo successo. Sia all’istituto Leonardo Da Vinci che al liceo Impallomeni, dove insegna. Proprio nella scuola di Via  Spoto tantissimi studenti hanno impreziosito l’evento con interventi personali e domande direttamente rivolte alla professoressa sulla genesi e la stesura dell’opera. Quello della presentazione del libro è stato un vero e proprio evento culturale che si è svolto nell’Auditorium dell’istituto. L’incontro è stato presieduto dalla dirigente Caterina Nicosia tra i relatori, insieme all’autrice stessa, Monica Piccione, Maria Miceli e Maria Febronia Russo, presidente della sezione Airc di Milazzo. «Per me questo è un sogno che ha preso vita lo scorso aprile. Il merito spetta anche ad Antonio e Teresa Lombardo proprietari a Milazzo di una tipografia-casa editrice tramandata di padre in figlio dal 1940. Loro, pur non conoscendomi, con grande cura hanno permesso la realizzazione di questo libro sobbarcandosi le spese di stampa, così come hanno fatto le librerie che lo distribuiscono. È bello vedere come in un’epoca dominata dal denaro ci sia ancora chi prova e condivide la gioia di far del bene».