Il comune di Milazzo ripiomberà nel baratro del dissesto finanziario. Ma solo dopo le ferie. Il bilancio è schiacciato dal peso di 44 milioni di euro di debiti fuori bilancio e circa 10 milioni di differenza tra residui attivi e quelli passivi. Per portare l’atto in consiglio comunale si attende la relazione del Collegio dei revisori dei conti presieduto da Peppe Magistri che arriverà sul tavolo del sindaco dopo ferragosto. Poi la palla passerà al consiglio comunale.

Che il comune di Milazzo sarebbe ritornato a dichiarare il default lo sapevano tutti. L’unico che in cuor suo sperava davvero di evitarlo era il sindaco Giovanni Formica. Ha avversato in ogni modo questa scelta: seguire le orme del suo predecessore pensava fosse una sconfitta. A prendere le distanze da questa posizione è stato pure il consulente Melo Martella che nel tempo, ed in silenzio, si è allontanato dal palazzo. Da mesi, però, il primo cittadino aveva riposto nell’inseparabile borsello rosso da cui non si separa mai, la calcolatrice che nei primi mesi della legislatura utilizzava per sottrarre milioni di debiti inesistenti inseriti in bilancio per un difetto di comunicazione tra i vari dipartimenti. Ma non è bastato.

L’ultimo tentativo è stato quello di annunciare ad aprile la redazione di un Piano di riequilibrio ma gli uffici, a quanto pare, hanno alzato ben presto bandiera bianca poiché – a sentire le dichiarazioni del sindaco – non vi sarebbero professionalità in grado di rimettere in sesto i conti.

Ma perché non è stato dichiarato prima il default? «Si sta ritornando al dissesto – ammette Formica – ma con numeri completamente diversi rispetti a quelli che aveva inserito la precedente amministrazione. A gravare sono i debiti fuori bilancio determinati da sentenze passate in giudicato in materia di espropri risalenti agli anni ’90. Senza avere un quadro economico preciso con che numeri avremmo potuto portare avanti l’iter del dissesto? Ribadisco, oggi con molti più elementi di allora, che nel 2013 la dichiarazione di dissesto intervenne senza il supporto dei dati reali. E questo è grave e sbagliato.».

Trascorsi i novanta giorni utili per approntare il piano di riequilibrio, Formica e il segretario comunale Evelina Riva si sono recati a Palermo, nella sede della Corte dei conti, per relazionare e confermare l’ineludibile ritorno al dissesto. La stessa strada intrapresa dall’ex sindaco Carmelo Pino. Se non fosse che l’anno scorso il Tar che ha eccepito un difetto nella procedura cancellando con un colpo di spugna l’atto. Un vero disastro: si sarebbe dovuto ricostruire la contabilità degli ultimi due anni senza un ragioniere generale effettivo.

«Stiamo predisponendo la relazione per ufficializzare il dissesto – ammette il capo dei revisori Peppe Magistri – scaduti i novanta giorni in cui è possibile presentare un piano di riequilibrio quello del dissesto diventa un passaggio automatico. Noi stiamo ultimando una relazione sulle cause».

Tra i tentativi di salvare il comune c’è stato anche l’utilizzo dei fondi del decreto Salva Imprese (decreto 35/2013). Si tratta di 8 milioni di euro utilizzati per pagare “debiti certi ed esigibili” che si aggiungono ad altri 2,5 di euro utilizzati (sempre dallo stesso fondo) dall’amministrazione Pino.

Subscribe
Notificami
guest
29 Commenti
Newest
Oldest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Capitan Schettino
Capitan Schettino
7 anni fa

Gollum hai avuto il mio voto e quello di tutta la mia famiglia, abbiamo sperato in te ma ci hai delusi enormemente.
Adesso hai due strade: chidda pi bastiuni (la più consigliata) o quella di chiamare l’ex sindaco e chiedergli che tipo di colla usasse per non staccarsi dalla poltrona.

Massimo
Massimo
7 anni fa

Questo sta bene ai milazzesi convinti che Formica e lo staff del PD , Pdr e altri amici , sarebbero decollati , cambiando la gestione non facendo pagare più tasse e altro. Adesso si ritorna a votare , guardate bene chi sono stati a portare lo sfascio . Milazzo , città industriale non può morire schiacciata con le casse vuote. Una mala gestione del consiglio comunale e amministrazione. .

Pasquale
Pasquale
7 anni fa

Grazie per l’interessamento di Melo Martella e del PDR oggi siamo al dissesto ma a questo si aggiunge che il Sindaco ha rifiutato una proposta di nuove entrate per 2.000.000 di euro netti senza dare una benché minima risposta a chi lo aveva proposto (a conoscenza anche l’assessore Italiano).
Grazie concittadini di avere ascelto il peggio del mercato ed oggi piangiamo le conseguenze.

Melo
Melo
7 anni fa

Anni di malagestione, improvvisazione, inefficenza; la verità è che la politica ha fallito, si è comportata come un cattivo padre di famiglia, nessuno è esente da responsabilità; mi chiedo come mai l’attuale amministrazione, per cui ho votato, ha cercato di nascondere il dissesto con ostinazione, quando si sapeva che i numeri non davano scampo? Perchè far demagogia sulle spalle della gente?

Milazzese emigrato
Milazzese emigrato
7 anni fa

Leggo che “manca una figura professionale adeguata a rimettere i conti in sesto”.. Ergo che vengono pagati a fare dipendenti comunali inefficienti e ignoranti ?? Nonostante il dissesto guarda caso i soldi per pagare certi stipendi ci stanno sempre.. VERGOGNA !!