Salvatore Presti

Salvatore Presti

Tonni, pesce spada e ricciole risalenti all’età romana. Sono stati ritrovati al Tono di Milazzo nei mesi scorsi, oggi l’area è stata vincolata dalla Sprintendenza di Messina. A comunciarlo è l’assessore ai Beni Culturali di Milazzo, Salvatore Presti. Durante i lavori di sbancamento per la costruzione di un fabbricato in contrada Tono, nella parte più interna della Baia, nella zona adiacente la Chiesa, sono state ritrovate strutture e depositi archeologici di eccezionale interesse per la storica economica di Milazzo in epoca romana. Si tratta di due ambienti, delimitati da strutture murarie poste in opera a secco con pietrame parzialmente lavorato. Le indagini eseguite nell’area interessata hanno consentito il recupero di una quantità di resti ittiologici del tutto eccezionale, anche per lo stato di conservazione, costituito da resti di tonni, di pesce spada e di ricciole.

vincolo_tonoDalla relazione tecnica a firma della Dirigente Gabriella Tigano e del Funzionario direttivo, Annunziata Ollà, si evince che l’impianto sembra essere stato distrutto da una frana proveniente dal soprastante costone roccioso, frana che ha coperto con detriti tutta l’area, sigillando il pesca accatastato e in lavorazione. I due ambienti esplorati, alla luce dei materiali rintracciati, sono da correlare ad un più ampio edificio destinato all’attività di lavorazione del pesce, attivo durante i primi secoli dell’impero. Il ritrovamento dello stabilimento del Tono, offrendo quindi un tassello nuovo allo studio delle aree produttive in età romano-imperiale e, più in particolare, delle aree dedicate alla lavorazione del tonno pescato nella Baia e conservato sotto sale all’interno di anfore, ha spinto la Soprintendenza BB.CC.AA di Messina, sezione per i Beni Archeologici, ad apporre sull’area il vincolo diretto per dichiarazione di interesse culturale.

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Marco
Marco
8 anni fa

I resti archeologici sono venuti alla luce grazie alla collaborazione tra la soprintendenza e i proprietari del terreno, i quali proprio quest’ultimi hanno finanziato a loro spese gli scavi per l’estrazione dei resti adesso nelle disponibilità della soprintendenza.Purtroppo e uso comune a Milazzo parlare senza conoscere i fatti..e nascondendosi dietro falsi nick.Quanta ignoranza…Firmato Marco Calabrese

Antonio
Antonio
8 anni fa

Ma se l’area è vincolàta non può nascere nulla .

Santo
Santo
8 anni fa

G O D O

uno della ngonia
uno della ngonia
8 anni fa

ma siete andati a vedere cosa sta’ nascendo proprio dove hanno ritrovati quegli oggetti?Alla faccia della ” dichiarazione di interesse culturale”.Chi comanda fa’ legge.

Antonio R.
Antonio R.
8 anni fa

Nei mesi scorsi???? Il vincolo è datato 22 Gennaio 2004…Lo sapevano pure i fenicotteri rosa dello zoo di Paternò!! Nei mesi scorsi forse si sono resi conto che non potevano continuare ad insabbiare il fatto!!!VERGOGNA!!Quella zona del tono è stata data in pasto alle iene…ognuno ha divorato una parte. Una piazza ancora da finire dopo anni, neanche se per costruirla avessero dovuto smontare la grande piramide di Giza per utilizzare le medesime pietre.. un progetto fatto e rifatto che, alla fine, ricopia la piazza smantellata… Chissà quanti malaffari sono nascosti dietro questa piazza…uno per ogni pietra posata probabilmente!! A qualcuno,… Leggi il resto »