A seguito della richiesta presentata dal consigliere Lorenzo Italiano, sottoscritta da altri colleghi d’Aula, il presidente Alessandro Oliva ha convocato, in adunanza straordinaria ed urgente, per  stasera giovedì 12 novembre, alle ore 17,30, il Consiglio comunale con all’ordine del giorno quale unico argomento “Problematiche inerenti l’avanzata del Covid-19 sul nostro territorio”.
Si parlerà non solo della questione delle scuole rimaste aperte, quelle dell’infanzia, elementari e medie ma  anche, come sottolinea lo stesso Italiano degli accorgimenti e delle misure che dovranno essere adottate, anche dal punto di visto socio-economico per fronteggiare le problematiche scaturenti dalle restrizioni imposte dall’ultimo Dpcm.

Dopo l’interrogazione del consigliere Lorenzo Italiano finalizzata ad una eventuale chiusura delle scuole cittadine per evitare il contaggio da Covid 19. Dopo il gruppo “Fare Milazzo” hanno preso posizione i consiglieri Massimo Bagli e Fabiana Bambaci evidenziando “anzitutto che in ossequio ai provvedimenti nazionali, anche quelli più stringenti per le zone rosse, l’attività didattica ed educativa per la scuola dell’infanzia, il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, pur con i dovuti sistemi di protezione a partire dai 6 anni. E se è pur vero che localmente possono essere adottate misure ancora più restrittive, le stesse devono essere accompagnate da oggettivi indicatori che impongano drastici provvedimenti al fine di contenere il diffondersi del contagio. Fortunatamente ad oggi non si ravvedono i presupposti affinché debba provvedersi in tal senso, privando oltretutto quei bimbi che di certo non potrebbero agevolmente compiere la didattica a distanza di un punto fermo nella loro crescita.

La nostra veste di genitori – concludono i consiglieri – infatti ci permette di testimoniare in prima persona che oggi più che mai la scuola non rappresenta soltanto la famigerata “palestra di vita”, ma anche l’unico luogo in cui i bimbi possono socializzare in sicurezza, essendo venute meno in questo frangente tutte le altre “valvole di sfogo”. Non può essere il tempo del terrorismo psicologico, pur mantenendo il primario obiettivo della assoluta sicurezza di tutta la cittadinanza, specie dei più fragili, così come non può essere il tempo delle divisioni. Bisogna pertanto sempre operare senza alcuna faziosità ma solo per il bene di Milazzo e dei Milazzesi”.