Ad aprire la messa in suffragio delle vittime dell’inquinamento è stato il Cantico delle Creature. Ieri, Giornata mondiale dell’ambiente, il santuario di San Francesco di Paola di Milazzo è stato affollato da cittadini residenti nel comprensorio del Mela per partecipare alla celebrazione. Molti i familiari delle vittime dell’inquinamento. La Santa Messa è stata concelebrata dal rettore del Santuario, padre Mario Savarese, dal parocco di Archi, Pippo trifirò, di Condrò P. Enzo, di S.Papino Fra Paolino e da P. Alessandro. Hanno partecipato le amministrazioni di Milazzo, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela e Condrò con i rispettivi comandanti del Corpo di Polizia Municipale, le associazioni del territorio.

La messa ambientale dell’Adasc

“Il nostro territorio è una bella e ingenua ragazza, violentata dagli avvoltoi del denaro e dello sfruttamento – ha tuonato padre Pippo Trifiró che da  40 anni denuncia le condizioni ambientali della Valle del Mela –  la scelta di puntare sull’industrializzazione, in un territorio ricco di primizie e turismo che davano lavoro a tantissime persone, è stata una scelta totalmente sbagliata”.  Il parroco di Archi ha citato l’ex Sacelit che “ha ucciso oltre 100 persone con l’amianto – ha tuonato dall’altare – ma, ancora oggi, dai capannoni si alzano folate di polvere, e nessuno sa dire esattamente cosa sia sepolto in quei terreni né come verranno bonificati. La centrale termoelettrica, visto il nuovo elettrodotto, diventerà inutile; ma hanno già pronta la soluzione: riconvertirla in un inceneritore. Noi lotteremo per evitare la realizzazione. Adesso iniziamo a mobilitarci. La Raffineria nasconde, dietro le sue iniziative culturali e i suoi concorsi, le pesanti responsabilità in termini di emissioni e danni ambientali. E’ di circa un anno fa la notizia del sequestro di due impianti di depurazione delle acque, mentre decine sono le segnalazioni sulle emissioni maleodoranti. E poi c’è il nuovo elettrodotto passata sulle nostre teste invece che tra le montagne per tutelare le migrazioni: ma chi tutela la gente?”. La messa, organizzata dall’Adasc in collaborazione con il coordinamento ambientale Milazzo-Valle del Mela, è stata dedicata al suffragio di chi è venuto a mancare, nell’Area ad elevato rischio di crisi ambientale, a causa di quelle che Peppe Maimone – presidente ADASC – ha definito “patologie ambientali”. Al termine della Messa, un breve ricordo è stato dedicato a Domenico Maisano, milazzese morto 49 anni fa a bordo di una petroliera. A raccontare la sua storia è Matteo Di Flavia,presidente dell’associazione “Stella Maris.