GUARDA IL VIDEO. L’amministrazione Pino snobba il consiglio comunale e non manda alcun rappresentante alla prima seduta convocata ieri sera dal presidente Saro Pergolizzi. A seguito della sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa che ha accolto il ricorso di un gruppo di consiglieri decaduti per la mancata approvazione della delibera di dissesto, si sono riaccese le luci dell’aula consiliare di palazzo dell’Aquila. Una seduta straordinaria alla quale hanno partecipato 25 consiglieri su 30, anzi su 29 visto che l’attuale assessore all’Ambiente Salvatore Gitto si è dimesso nel marzo dello scorso anno prima di entrare a far parte dell’Esecutivo. Nella prossima seduta sarà convocato per procedere alla surroga il primo dei candidati non eletti della lista “Milazzo Futura”, l’avvocato Donatella Romagnolo. Assente il sindaco Carmelo Pino e i suoi assessori.

Un momento della seduta consiliare

In apertura il presidente Pergolizzi ha ricordato quanto accaduto nei mesi scorsi: dallo scontro con l’Amministrazione per la diversità di vedute sul dissesto, allo scioglimento per la mancata approvazione della delibera – poi esitata dal Commissario ad acta – e poi i numerosi ricorsi amministrativi (Tar, Cga) e l’ultima sentenza che ha riportato – almeno sino alla pronuncia definiti-va della Cassazione, attesa nei prossimi mesi – in Aula i consiglieri. «Per il momento intanto – ha detto Pergolizzi – la città si toglie la pesante etichetta del fallimento. Certo, resta sempre in piedi la situazione debitoria del Comune per circa 40 milioni di euro, ma so-no debiti che saranno onorati attraverso la “Salva Comuni”. Adesso siamo qui per lavorare seria-mente e senza alcuna intenzione di controbattere l’amministrazione attraverso sistemi coercitivi che non fanno parte della nostra cultura». Il presidente ha poi dato lettura di un documento con il quale, fatta un po’ la storia delle recenti vicende riguardanti il punto nascita negli ospedali di Milazzo e Barcellona, il Consiglio impegna il sindaco Carmelo Pino a costituirsi “ad opponendum” nel giudizio che sarà discusso nel merito gior-no 27 dinanzi al Tar di Catania per difendere l’ospedale di Milazzo. “Il problema – si legge – è della Regione che deve adottare in maniera definitiva e certa la rimodulazione degli ospedali della provincia di Messina, evitando di depotenziare l’ospedale di Milazzo, adeguato strutturalmente e che svolge funzioni vicarianti di tutti gli ospedali viciniori. Come previsto nutrita la schiera degli interventi dei rappresentanti politici, aperti da Francesco De Pasquale che ha comunicato che il gruppo del Pd d’ora in avanti sarà formato da 5 elementi (Napoli Antonio, Scicolone, Saraò Orazio, De Gaetano e lo stesso De Pasquale). A seguire Damiano Maisano ha sottolineato che “la sentenza del Cga ha permesso di ripristinare la democrazia in città, anche se in presenza di una situazione più che critica sarebbe opportuno restituire la parola agli elettori”. Considerazioni ribadite anche dal consigliere Alessio Andaloro che ha chiesto “massima chiarezza su tutte le “carte” che sono state prodotte in quest’ultimo anno sia dall’Amministrazione che dall’Organo straordinario di liquidazione”, auspicando una presenza “costante e collaborativa” sia del segretario generale che del ragioniere generale, oltre che dei revisori dei conti, il cui parere è determinante negli atti che dovremo porre in essere per risanare il Comune”. Il consigliere Franco Cusumano ha invitato tutti i rappresentanti politici a mettersi subito al lavoro “per il bene della città” invitando il presidente Pergolizzi di procedere alla rimodulazione delle Commissioni consiliari che sono chiamate, “soprattutto la prima che si occupa di bilancio e finanze” ad un lungo e duro lavoro di ricostruzione dei conti, al fine di poter lavorare speditamente verso il risanamento». Sulla stessa linea gli interventi di Francesco Alesci, Antonino De Gaetano, Roberto Capone, Franco Scicolone, Antonino Abramo, Giuseppe Marano che hanno anche stigmatizzato l’assenza dell’Amministrazione comunale. In Aula invece c’era uno dei Revisori dei conti, Giuseppe Magistri il quale ha comunicato che “il Collegio sta lavorando per esprimere il parere sul Conto Consuntivo 2011. La situazione pertanto è particolarmente ingarbugliata e non sarà facile uscirne. Il Collegio si sente per fare un paragone come un bambino in un negozio di cristallerie, ad esempio al Comune risultano in atto ben tre conti di Tesoreria, uno intestato Comune di Milazzo pre-dissesto, uno post-dissesto e uno all’Organo straordinario di liquidazione che però è sospeso. Una anomalia forse senza precedenti ragion per cui, credeteci, non è facile anche per noi Revisori, senza precise indicazio-ni da parte di organi superiori, uscire da questo labirinto”. GUARDA IL VIDEO: