Il comune di Milazzo dovrebbe uscire dal dissesto entro fine anno, ma ancora non si conoscere l’esatta entità della massa passiva, che doveva essere quantificata entro 180 giorni dall’insediamento dell’Organismo straordinario di liquidazione (Osl). A sollevare la problematica è stato il consigliere comunale Pippo Midili nel corso dell’ultima seduta consiliare. «E’ questo un fatto molto grave», ha tuonato.

La massa debitoria fino al 31 dicembre 2014 non è di competenza dell’amministrazione comunale ma dell’organismo straordinario di liquidazione nominato dal prefetto di Messina.

Tra l’altro lo stesso Midili ha rilevato ancora che l’inserimento nella massa passiva da parte dell’Osl è stato previsto in avviso senza un termine temporale di scadenza, «il che significa che il dissesto non avrà mai fine». «Dopo due anni e mezzo non si sa ancora qual’è la entità del dissesto e se qualcuno ha volontà di chiuderlo –ha aggiunto Midili-, per cui ha chiesto l’intervento del Ministero per chiudere la pagina relativa ai debiti e stabilire quando si pagheranno. Ci sono creditori per 40 milioni e vanno pagati, e se non ci sono i soldi per pagare, allora si devono vendere i beni patrimoniali del Comune per cui quindi i Molini Lo Presti non potranno andare al momento all’Autorità Portuale perchè verrebbe sottratto in questo momento un bene disponibile dal patrimonio attivo dell’Ente». Midili ha anticipato la richiesta di una convocazione ad hoc del consiglio comunale.

La seduta consiliare urgente ha permesso di mettere a fuoco diverse problematiche, alcune delle quali saranno riprese a seguito del rinvio della seduta a data da destinarsi.

In apertura il consigliere Francesco Alesci si è soffermato su alcune problematiche riguardanti: la mancata stabilizzazione dei precari; la sosta a pagamento; il contributo ai cittadini di Bastione colpiti dall’alluvione; la fruizione del Paladiana, per cui ha chiesto chiarezza; poi, in merito alla relazione programmatica del sindaco, ha spiegato i motivi per cui c’è stato l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione, ponendo l’accento sul fatto che dalla parte del sindaco erano presenti appena in 5 a seguire la sua relazione.

Problemi igienico-sanitari per la deiezione dei cani sono stati sollevati da Antonino Italiano, mentre Antonnio Foti ha effettuato una carrellata su diversi argomenti, non escluso quello relativo al problema della massa passiva di cui parlava Midili. Problematiche riguardanti la rete ospedaliera sono state sollevate da Alessio Andaloro.

Infine, è tornato su un altro argomento Midili, ed esattamente sul problema della viabilità in adiacenza ai centri commerciali esistenti, facendo riferimento al parere dell’Anas per realizzazione di una nuova rotatoria, per ragioni di distanza da altre rotatorie esistenti; e poi ha richiamato l’attenzione su un cartello del Cas all’uscita del casello autostradale, dove si segnala il pericolo per la presenza di una rotatoria. Midili ha trovato assurdo spendere somme ingenti per l’esproprio di terreni per la realizzazione dell’asse viario per migliorare la viabilità, quando oggi, per la viabilità che si viene a registrare –ha dichiarato- l’asse è diventato una “prigione”. Lo stesso ha criticato pure l’operato dei tecnici comunali che non hanno trovato sin qui soluzioni viarie per superare i problemi esistenti, per cui la sua conclusione è stata quella di esaminare la possibilità di chiudere addirittura il transito sull’asse viario. In merito al mancato supporto di funzionari all’attività del consiglio comunale, più volte chiesto, ma disatteso, Andaloro ha sostenuto legittima la richiesta della loro presenza in aula, se richiesta, e se sarà necessario lo stesso non ha escluso un intervento sul Prefetto mediante un’interpellanza parlamentare.