L’Amministrazione comunale e la famiglia Tusa, in collaborazione con i rappresentanti degli istituti scolastici milazzesi hanno organizzato una fiaccolata in memoria di Giuseppe Tusa, il sottocapo di prima classe del corpo della Capitaneria di porto che ha perso la vita nell’esercizio delle sue funzioni lo scorso 7 maggio nel porto di Genova. La fiaccolata si terrà sabato 21 dicembre alle 16 con partenza da piazza San Giovanni e si concluderà alla sala rotonda del Diana. “Un momento per non dimenticare Giuseppe e tutti coloro che hanno perso la vita sul posto di lavoro – ha spiegato il vicesindaco Stefania Scolaro – . Abbiamo coinvolto tutte le scuole perché confidiamo in una massiccia partecipazione anche perché Giuseppe, che era un bravissimo Dj, era molto conosciuto e per lanciare un messaggio chiaro: quanto accaduto non dovrà più ripetersi e quel tragico 7 maggio venga tenuto sempre in considerazione per la sicurezza di tutti i lavoratori”.

La mamma Adele Chello ha chiesto alla Procura di indagare per verificare se la Capitaneria di porto, come datore di lavoro, abbia messo in atto tutte le misure per garantire la sicurezza sul posto di lavoro valutando i rischi legati all’ attività nella Torre. I familiari chiedono che sia verificato se la Torre è stata costruita in modo da non mettere in pericolo la vita delle persone che vi lavoravano. La signora Chello di fronte all’offerta dell’armatore di ricevere un primo indennizzo di 200 mila euro è stata categorica: «Non mi interessa. Mio figlio non è in vendita. Noi, tutti, dobbiamo solo andare in giudizio, vedere accertate delle responsabilità di coloro che firmavano documenti precisi e prendevano decisioni precise». Dal giorno della tragedia la signora Chello ha smesso di dormire la notte ed è spesso collegata ad internet per documentarsi su questa tragedia, tentare di decifrare perizie, studiare gli atti processuali. «L’ unica cosa è il processo – afferma -. Deve andare avanti. Ci dev’ essere solo bianco o nero, nello stabilire chi ha ucciso quei ragazzi. Non può finire all’ italiana», ripete. Ai partecipanti del corteo, la famiglia di Giuseppe Tusa regalerà un CD con la raccolta di vecchi ed inediti brani del loro congiunto, conosciuto come Giuppy Black.