LA POLEMICA. La bocciatura da parte dell’amministrazione Pino alla proposta della Pan Med, compagnia disposta ad avviare un collegamento marittimo tra Milazzo e Gaeta non piace al “Comitato per il porto di Milazzo”. In una nota firmata congiuntamente dal presidente Mario Sciotto e dal segretario Matteo Di Flavia, il comitato sottolinea che la compagnia marittima garantiva l’assunzione di metà del personale navigante milazzese (minimo 20 persone) nonché del personale a terra (minimo altre 10 persone). Inoltre si impegnava al pagamento di un ticket per ogni camion trasportato. A questi buoni assunti bisognava aggiungere il personale che lavora in ambito portuale, quali ormeggiatori, agenzie marittime, portuali, piloti.

Matteo Di Flavia e Mario Sciotto

La Pan Med avebbe effettuato uno scalo giornaliero nel porto di Milazzo con arrivo alle 21,30 e partenze alla 1 di notte. Una situazione ottimale che avrebbe dato uno scossone all’attuale e consolidato sistema dei trasporti tra il continente e Messina. «Considerata l’attuale situazione di crisi occupazionale e con un dissesto in atto al comune di Milazzo – si legge nella nota di Sciotto e Di Flavia – l’offerta presentata dalla Pan Med in altre località sarebbe stata colta al volo. A Milazzo il rappresentante della Pan Med è stato invitato a presentarsi tra 2 anni. Con le Acciaierie del Tirreno in regime di cassa Integrazione, con la centrale Edipower operante al di sotto della metà della sua potenzialità di produzione, con la Raffineria che comincia a sentire i contraccolpi di un mercato in cui i paesi produttori di petrolio raffinano in loco e con la concorrenza delle potenze mondiali emergenti che raffinano a bassisimi costi di produzione, con le industrie della zona industriale che hanno già chiuso e che continuano a chiudere, si poteva chiedere un periodo di prova (uno o due mesi) per vedere quale sarebbe stato l’impatto sul traffico veicolare». Il sindaco Carmelo Pino nel corso di un incontro all’Autorità portuale si è detto disponibile ad accogliere il collegamento tra i porti di Milazzo e Gaeta dopo che l’authority avrà effettuato una bretella di collegamento tra Acqueviole e l’asse viario. La nota del Comitato per il porto di Milazzo conclude in modo polemico: «Chi è il puparo che dietro le quinte manovra per bloccare lo sviluppo del porto di Milazzo? – scrivono – Da Messina esiste il collegamento con Salerno ed a giorni entrerà in funzione la Termini Imerese – Salerno sempre del gruppo Franza. Ancora una volta Milazzo resterà fuori da ogni prospettiva di sviluppo».

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UlissecuginoPolifemo.
UlissecuginoPolifemo.
9 anni fa

Ha fatto bene Pino. Sciotto e Diflavia continuate a non capire nulla. Una volta entrata la compagnia di navigazione , non esce più. Non paga nulla perché sono Napoletani , soldi nn ci ne stanno. Per una volta Pino fa bene. Tutti e due , sembrate, conoscitori del porto , ma non capite un cassio , fate il gioco dei messinesi. Siete pregati di non fare danno , danneggiando il già martoriato area porto.