Il milazzese Salvatore Presti contro Franco Battiato. Presti, nella qualità di ex direttore artistico del Circuito del Mito, il cartellone di grandi spettacoli della Regione, sta valutando assieme ai suoi legali l’ipotesi di querelare il cantautore per le dichiarazioni ritenute offensive sul lavoro svolto dai suoi predecessori e dai tecnici che collaboravano con la passata gestione. «Battiato in alcune interviste video non ha usato mezzi termini – dichiara Presti – parlando di ruberie, di mostre costate cifre iperboliche». Presti è stato per un breve periodo esperto gratuito dell’amministrazione Pino per il rilancio del teatro Trifiletti, ma ha lasciato pochi mesi dopo vista l’impossibilità di programmare una seria attività a causa della mancanza di fondi. «Il clamore mediatico seguito a notizie diffamatorie diffuse a mezzo stampa sulla gestione delle risorse dell’Assessorato del Turismo richiede doverose precisazioni – sottolinea Presti – Non è concepibile offrire al pubblico, in modo superficiale, capri espiatori con informazioni grossolane senza imprescindibili distinzioni e approfondimenti. Ad esempio le mostre a cui, nei giorni scorsi e a più riprese, si è fatto riferimento, per presunti eccessi di budget, senza descriverne i protagonisti, le sedi prestigiose in cui si sono svolte e soprattutto i criteri artistici che ne costituivano l’anima, sono state scelte dal sottoscritto, in qualità di direttore artistico, non solo per l’indiscutibile valenza internazionale, (ad esempio: Jimenez Deredia è il primo artista non europeo che espone una sua opera all’interno della Basilica Vaticana e la dimensione artistica mondiale di Giò Pomodoro è scontata) ma anche con il preciso intento di rispondere alle finalità ultime e fondanti delle risorse europee: realizzare eventi di forte attrazione turistica per generare un effetto benefico sul territorio. La storica frammentazione delle risorse europee in infiniti rivoli e su eventi di immediato consumo e di difficile promozione e pianificazione, soprattutto a causa di una lentissima ed ostica macchina organizzativa e burocratica, rispondeva, in passato, a logiche assistenziali e improduttive che nulla hanno a che vedere con le linee guida delle risorse comunitarie. Le mostre in questione appartengono, invece, ad una dimensione progettuale complessiva pensata per supportare e incrementare i flussi turistici in un momento di crisi economica lacerante. Anche grazie a tale progettazione si è registrato in ambito turistico nel corso del 2011 e nel primo semestre del 2012, in controtendenza con le flessioni di ogni settore, un sensibile aumento delle presenze, dati riscontrabili presso le fonti dell’Osservatorio turistico regionale e sui rapporti di Bankitalia».