VIDEO. In occasione della Giornata della memoria delle vittime di mafia TV 2000, la televisione della Cei, trasmetterà alle ore 12,25 il film – documentario “Luce Verticale” dedicato al giudice Rosario Livatino, ucciso per la sua integrità. Il regista è il milazzese Salvatore Presti, attuale assessore alla Cultura.

Il 21 settembre 1990, come ogni giorno Rosario Livatino, giovane giudice siciliano, percorre, a bordo della sua fiesta bordeaux, la strada statale 640 che da Canicattì lo porta ad Agrigento. È l’ultimo giorno della sua esistenza. E nella mente scorre tutta la sua vita, attraverso i volti e le voci di quanti lo hanno amato e conosciuto. A parte il clamore seguito all’assassinio, la giovane età del magistrato, la crudeltà della mafia e tutte le altre notizie che potevano generare la cosiddetta “audience”, il mondo della comunicazione lasciò ben presto la figura di Livatino agli storici della mafia.

Il regista Salvatore Presti, scavando nell’esistenza di Rosario Livatino scopre che la sua era una vita “normale”, il suo eroismo non aveva tratti che coincidevano con le categorie contemporanee dello “spettacolo”. E tuttavia attraverso quelle poche notizie date dai telegiornali e qualche anno dopo dal film “Il giudice ragazzino” di Alessandro Di Robilant (1993) tratto dall’omonimo libro di Nando Dalla Chiesa, trapelava da quella figura qualcosa di speciale. Un non detto da cui pulsavano, inspiegabilmente, lampi di una Bellezza non immediatamente raccontabile.

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