Dopo il successo di Paola Pitagora e Annalisa Bellini “Milazzo classica” continua con il secondo appuntamento che vedrà sul palco oggi, 29 gennaio, “Serenata Trio” composto da Giuseppe Nova (flauto), Rino Vernizzi (fagotto) e  Giorgio Costa (pianoforte)

Il “Serenata Trio” ha debuttato nel 1996 con un concerto a Casa Barezzi di Busseto, città natale di Giuseppe Verdi, in apertura del Festival Verdiano. Il programma proposto sarà un omaggio all’Opera, con parafrasi da Verdi, Donizetti, Bellini. La simbiosi strumentale tra flauto, fagotto e pianoforte rende il Trio, nella sua particolarità di organico e di repertorio, un ensemble di grandissimo virtuosismo e di straordinaria ricchezza musicale, che la stampa straniera ha definito “l’arte musicale nella sua perfezione” (Nice Matin), e “una vera atmosfera di sogno” (Nürtinger Zeitung).

Giuseppe Nova è considerato uno dei più rappresentativi flautisti italiani. Ha tenuto concerti in Europa, Stati Uniti, America Latina e Asia (Giappone, Cina, Thailandia, Singapore, Corea). È stato solista con i Virtuosi di Praga, Camerata Bohemica, Ensemble of Tokyo, Tübinger Kammerorchester, Orchestre de Cannes Côte d’Azur, Thailand Philharmonic, Orchestra dell’Arena di Verona, Orchestre Royal de Chambre de Wallonie, Astana State Philharmonic, North Czech Philharmonic, ecc.

Rino Vernizzi ha collaborato con le orchestre più prestigiose (Sinfonica della Rai e Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Teatro San Carlo di Napoli, Teatro La Fenice di Venezia,  Filarmonica e Teatro alla Scala), sotto la guida di direttori quali Ashkenazy, Baremboim, Bitschkov, Boulez, Chailly, Chung, Davis, Dudamel, Dutoit, Gatti, Gergiev, Giulini, Harding, Masur, Maazel, Pappano, Pretre, Rostropovich, Sawallisch, Sinopoli, Temirkanov.

Giorgio Costa si è diplomato con il massimo dei voti al Conservatorio di Torino ed in seguito si è perfezionato con Remo Remoli, Alberto Mozzati, Fausto Zadra e Murray Perahia. Svolge un’intensa attività concertistica in tutta Europa, Stati Uniti e Giappone, riscuotendo ovunque unanimi consensi di pubblico e di critica.