La giunta municipale ha approvato lo schema di convenzione predisposto dall’Ufficio provinciale del lavoro di Messina per l’inserimento lavorativo di tre soggetti disabili al Comune di Milazzo secondo precise disposizioni di legge. Le figure professionali individuate dall’Amministrazione sono quella di un operatore centralinista ipovedente, “stante il bisogno di garantire piena efficienza al servizio centralino dell’Ente, visto che una delle due unità di ruolo è stata recentemente collocata a riposo”, e altri due operatori, dei quali uno con “approfondita conoscenza informatica da adibire all’imputazione di dati su procedere Web di Enti e Ministeri per come imposto dalle disposizioni legislative, ed una da adibire a mansioni di ricezione con capacità di assolvere a lavori di segreteria”. La chiamata in servizio avverrà con il profilo professionale di operatore categoria B1 per 12 mesi con riserva di procedere all’assunzione successivamente al ricevimento del parere richiesto alla Corte dei Conti dal Comune quale ente strutturalmente deficitario.All’assunzione si perverrà mediante selezioni da effettuarsi in possesso di specifici requisiti, utilizzando la graduatoria contenuta negli elenchi forniti dall’Ufficio provinciale del Lavoro di Messina. L’Amministrazione ha anche approvato di dare priorità ai residenti nel Comune di Milazzo. “Con la delibera di giunta – afferma il sindaco Carmelo Pino – abbiamo dato mandato al dirigente del 1° dipartimento di porre in essere gli atti conseguenziali al fine di consentire l’assunzione dei disabili aventi diritto, mediante l’avviso pubblico e quanto previsto nella convenzione con l’ufficio provinciale del lavoro. L’inserimento di questi soggetti nell’apparato burocratico comunale è previsto espressamente dalla legge e lo scorso marzo l’Amministrazione nell’approvare il programma del fabbisogno triennale del personale per gli anni 2012-2014 ha previsto l’inserimento lavorativo dei tre soggetti disabili. Abbiamo inviato il parere alla Corte dei Conti alla luce della nota situazione finanziaria dell’Ente, mentre la sottoscrizione della convenzione è scaturita per evitare che le unità fossero direttamente individuate dall’Ufficio provinciale del Lavoro. In questo modo abbiamo potuto stabilire i criteri di scelta nell’individuazione delle figure professionali da assumere, quali ad esempio la residenza”.