Sarà il segretario regionale Fausto Raciti, assieme al vice segretario nazionale Lorenzo Guerini (e braccio destro di Matteo Renzi) a decidere se Carmelo Pino potrà partecipare alle primarie del Partito democratico di Milazzo. E’ questa la sintesi dell’incontro fissato stamani alla Casa del Popolo di via XX Settembre dove si è tenuta la riunione dei direttivi dei due circoli cittadini alla presenza del segretario provinciale Basilio Ridolfo, della deputazione messinese e dei vertici regionali. Vista la spaccatura cittadina (a quanto pare insanabile) a suggerire di portare il livello di discussione a livello regionale e nazionale è stato sia il responsabile organizzativo regionale Rubino che il deputato Pippo Laccoto, ma anche Ciccio Italiano e Stefania Scolaro.

L’incontro con il segretario Raciti a MIlazzo

A raccogliere l’invito è stato il segretario Raciti venuto a Milazzo per fare da “paciere”. «Martedì mi incontrerò a Roma con il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini e sottoporrò la questione per verificare se Carmelo Pino potrà prendere parte alle primarie. Milazzo non è l’unico posto dove ci sono situazioni di conflittualità, ci sono altri centri regionali dove prendere decisioni chiare e nette. Da Milazzo, però vorrei far ripartire un percorso di unificazione che riguardi tutta la provincia di Messina». Raciti, però, ha espresso anche le sue perplessità. Secondo quanto sostenuto dal segretario regionale il sindaco Pino avrebbe processi in corso per abuso d’ufficio legato alla sua attività amministrativa, dunque, in base alla legge Severino – come avvenuto in altre realtà – dopo una eventuale vittoria delle primarie o delle stesse elezioni potrebbe essere sospeso. Un fattore rischio condiviso anche da Giovanni Formica e Salvatore Presti (i due possibili sfidanti alla primarie interne) presenti all’incontro e che potrebbe danneggiare il partito. Raciti ha invitato coloro che stanno sostenendo Carmelo Pino (in prima fila gli assessori Stefania Scolaro e Salvatore Gitto) ad un “senso di responsabilità” e – nel caso Pino non potesse partecipare alle consultazioni del Pd – di accettare la decisione e scegliere un proprio candidato interno. Il vice sindaco Stefania Scolaro sulla questione non si esprime. «Mi sembra prematuro esprimermi su questa ipotesi – dice – prima vediamo se Pino può partecipare alle primarie e poi ne ridiscuteremo. Io sono stato al suo fianco cinque anni…». Attorno al tavolo hanno seduto Rubino, Ridolfo, il deputato Gullo e Francesca Sindoni, coordinatrice del circolo 1. Tra gli intervenuti i deputati Rinaldi e Laccoto (assente Panarello).