Il futuro di Milazzo passa dai Molini Lo Presti. Ne era sicuro dieci anni fa quando ricopriva la carica di sindaco e acquistò il bene per 3 miliardi e mezzo di lire, ne è sicuro oggi che è giunta dall’assessorato regionale ai beni Culturali la tutela architettonica dell’immobili. “Subito la porta del mare nei Mulini Lo Presti” è il gruppo fondato su facebook dall’ex sindaco Nino Nastasi. Nastasi, all’epoca, diede incarico all’architetto Nicola Pagliara di redigere un progetto per la riqualificazione dell’ex opificio che si affaccia sul porto di Milazzo. L’idea, di allora quanto di oggi, è di trasformarlo in stazione marittima, centro direzionale dove trasferire tutti gli uffici portuali (dalla Capitaneria ai piloti portuali) albergo, museo del mare, parcheggio. «Il nostro biglietto da visita per quel milione di persone che ogni anno transitano per le Isole Eolie. E non solo», dice Nastasi. Ma dove trovare i fondi visto che il comune di Milazzo è in dissesto?

La riqualificazione dei Molini Lo Presti

«Ritengo – spiega Nino Nastasi a Oggi Milazzo – che i Mulini debbano essere gestiti da una società pubblica creata tra il comune di Milazzo che metterà a disposizione il bene, l’Autorità portuale che dispone dei canali per reperire i fondi necessari per il recupero urbanistico della struttura (circa 10 milioni di euro), e i comuni delle isole Eolie». Il trasferimento di tutti gli uffici che attualmente occupano la banchina del molo Marullo, consentirebbe, inoltre, di liberare gli edifici di proprietà comunale che ospitano la Capitaneria di Porto, la Compagnia Garibaldi e riqualificare anche quella zona con l’apertura di ristoranti, bar e negozi di souvenir.