GUARDA IL VIDEO. E se un mese fa non si fosse verificato un incidente alla Raffineria ma fossero state spedite 2000 lettere di licenziamento, domani, la fiaccolata, per che cosa la faremmo? Con questo quesito Dario Russo, assessore al Turismo del comune di Milazzo, ritorna sul palco a parlare ai cittadini a distanza di tredici anni dall’ultimo comizio. Ieri Russo, assieme all’esperto dell’amministrazione Tindaro Italiano e al consigliere (decaduto) Antonio Sgrò, hanno parlato a qualche centinaio di presenti in vista delle amministrative del prossimo anno. Accanto a loro nessun simbolo di partito (l’esperienza in Sel si è conclusa da oltre un anno) si sono presentati con la canzone di Domenico Modugno “Tre somari e tre briganti” e tanta emozione. Russo ha dedicato il suo breve intervento tutto alla Ram definito «il problema più grande di Milazzo». «Ma al contrario di tutti coloro che si sono alternati su questo palco – sostiene – io farò delle proposte». Russo, che ha invitato a dialogare con “il mostro” per tenerlo sotto controllo,  ha, intanto, invitato il prefetto e i sindaci della valle del Mela ad organizzare una esercitazione ambientale tra cittadini «perché se si ripetesse lo stesso incidente, la gente continuerebbe a non sapere cosa fare».

Russo, italiano e isgrò

Poi ha lanciato l’idea di firmare un protocollo tra il Comune e la Raffineria che in modo trasparente stabilisca un indennizzo a carico dell’azienda petrolifera da investire sul territorio per ripagarla della sua presenza (“Basta con le mance”, ha sottolineato). Somme che sarebbero ripartite per il miglioramento della sicurezza, per servizi per la cittadinanza e per la promozione turistica. Proposta di cui in realtà si parla da oltre un anno (il settimanale Centonove ne parlò in un lungo articolo un anno fa) ma che la stessa amministrazione non ha definito nonostante la disponibilità della Ram. Russo invoca «il bisogno di una responsabilità sociale d’impresa, la bonifica e riconversione sostenibili». Invece della defiscalizzazione della benzina per i residenti lui immagina – col sostegno della Regione – mille euro a cittadino l’anno da investire in bonifiche con la nascita di piccole imprese locali». Inizialmente l’assessore al Turismo ha parlato dell’esigenza di avviare un processo di coesione sociale in un territorio dove «si fanno black list da un lato e dall’altro» e la situazione politica fatta di “fazioni”. Ringrazia Tindaro Italiano senza il quale difficilmente avrebbe raggiunto risultati al Castello e al Teatro Trifiletti. Poi lancia messaggi: ad una macchina politica «che non risponde e che deve essere spinta anche per fare un centimetro»; ad un consiglio comunale non si discosta molto dai principi che contestava la commissione Franchetti – Sonnino (nel 1876 hanno dato vita ad una celebre inchiesta sulle condizioni politiche e amministrative della Sicilia che parla per la prima volta dell’esistenza della mafia e che apre un dibattito sulla questione meridionale); ad una magistratura “che a Messina sulla vicenda dissesto la magistratura ha aperto una indagine che coinvolge 85 persone e a Milazzo no”. Toccata e fuga sul futuro dei Molini Lo resti. Russo si augura che «chi si è fregato i 60 milioni di euro (entità del rosso comunale, ndr) con gli stessi soldi non se lo compri». Tindaro Italiano nel suo intervento ha brevemente spiegato come è arrivato a ricoprire la carica di esperto gratuito e le difficoltà nel portare avanti iniziative senza fondi. Inedito l’intervento di Isgrò, 27 anni, che si è presentato con un’autorevolezza che pochissimi dei presenti gli riconoscevano (anche se le basi ci sono). Isgrò, utilizzando sempre il plurale maestatis, ha attaccato, rintuzzato, alzato il tono, fatto pause studiate: «Carmelooo – ha tuonato – esci dal palazzo, spiega cosa hai fatto di buono in questi anni, la gente deve sapere». Carmelo non è uscito, così ci ha pensato lui: riapertura di monumenti, unioni civili, incasso diretto della tassa sui rifiuti che ha garantito la raccolta. “Se continuerai sulla strada della trasparenza noi ci siamo – ha concluso Isgro – in caso contrario, ti avviso: noi non abbiamo paura ad andare da soli. La scelta spetta a te”. GUARDA IL VIDEO: