Laura Sgrò, avvocato milazzese, questa volta balza agli onori della cronaca per il caso Rocco Siffredi. Il porno attore, infatti, è stato accusato di presunte molestie sessuali da una giornalista che lo ha denunciato. La notizia da giorni è su tutti i giornali. A difendere la donna è proprio Laura Sgrò nota come legale della famiglia Orlandi che dal 1983 lotta per scoprire la verità sulla scomparsa della quindicenne Emanuela. La Sgrò sostiene che l’attore con continui messaggi e telefonate ha procurato alla sua cliente uno stato psicofisico tale da configurare il reato di molestie e in alcuni passaggi quello di molestie sessuali. Una nuova battaglia legale per l’avvocato Sgrò che commenta: «Ogni donna dovrebbe potere svolgere il proprio lavoro con la stessa serenità con cui lo svolgono gli uomini»

Il racconto della giornalista. La professionista ha raccontato che tutto sarebbe cominciato verso la fine dello scorso anno, quando ha contattato l’attore per un’intervista sulla serie Supersex, ispirata alla vita di Siffredi. La donna ha definito i messaggi iniziali colloquiali e gentili, ma ha aggiunto che ci sarebbero stati anche commenti – con complimenti e lusinghe a una sua foto WhatsApp. Commenti a cui lei non avrebbe dato molto peso. Ma dopo l’intervista, sostiene la giornalista, le chat sarebbero continuate in maniera insistente. «Devo dire che sei veramente simpatica, troppo forte, troppo carina e bona», sarebbero alcune delle frasi pronunciate da Siffredi in un vocale, subito dopo aver incontrato la giornalista. E poi ancora riferimenti alla “femminilità top” e a un’amica che aveva raggiunto la cronista durante l’intervista. «Eravate in due e non una e me ne sono scappato. Non per paura, ma per non fare danni», sarebbe un altro messaggio. 

Poi l’intervista viene fatta rileggere all’attore prima della pubblicazione ma nasce un contezioso su una parte dei contenuti, sui quali Siffredi chiede all’ufficio stampa di intervenire perché vengano eliminati. La cronista puntualizza che si tratta della sbobinatura letterale di quanto detto dall’attore nel loro incontro ma anche su sollecitazione del suo direttore decide di eliminare la parte contestata. Siffredi prima la ringrazia, poi, dopo la pubblicazione del testo torna a contattarla.

Questi i messaggi: «Ho letto il tuo articolo e devo dire che quando il destino ti dice di non incontrare quella persona perché è sbagliata, la mia natura mi porta sempre a scoprire perché: non sei una giornalista, sei una approfittatrice, per vendere i tuoi articolini gonfiati ci metti tanto del tuo. Togli di qua perché te l’ha detto il direttore e aggiungi di là. Vabbè, buona vita, woman». Poi in modo assai più pesante, Siffredi le manda volgari allusioni alla sua vita sessuale.