MESSINA. Secondo i giudici i tre medici diagnosticavano tumori in realtà inesistenti, per poter eseguire interventi di mastoplastica senza che ve ne fosse una reale necessità. I fatti risalgono al periodo tra il 2011 ed il 2013 ma il processo di primo grado dell’inchiesta “protesi d’oro” si è chiuso ora con tre condanne a 3 anni e 6 mesi.

Le pene a carico di Letterio Calbo all’epoca dei fatti a Endocrinochirurgia del Policlinico, del suo vice Massimo Marullo e di Enrico Calbo, all’epoca specializzando nel reparto diretto dal padre, sono state inflitte per il reato di falso: prescrizione invece per le altre accuse.