SAN PIER NICETO. Verrà presentato stasera, alle 19, nell’atrio comunale di San Pier Niceto il libro edito da Rizzoli “Cercando Emanuela” dell’avvocato Laura Sgrò. Laura, originaria di San Pier Niceto, discuterà con il direttore di Oggi Milazzo Rossana Franzone.

Nel libro l’avvocato, che da anni segue il caso Orlandi, al fianco di Pietro, fratello di Emanuele, mette nero su bianco la storia di un acaso che va avanti dal 1983 e che non è stato ancora risolto. «Viva o morta – ha sempre detto Laura – dove tornare a casa». E per mantenere questa promessa fatta alla famiglia lavora senza sosta da anni senza tralasciare nessun dettaglio su quello che negli anni ha caratterizzato il caso Orlandi, uno dei più famosi casi irrisolti d’Italia.

L’evento organizzato dal Comune di San Pier Nicero è stato supportato da Angelica Furnari, della Mondadori Store di Milazzo

IL LIBRO. Il 22 giugno 1983 Emanuela Orlandi scompare. Dopo quarant’anni e due lunghe inchieste della magistratura italiana archiviate, la famiglia non ha ancora potuto mettere la parola «fine» a questa storia. L’avvocato Laura Sgrò, dal 2017 legale della famiglia Orlandi, fin dall’inizio del suo mandato ha lavorato perché il Vaticano, dopo decenni di silenzi, ambiguità, incongruenze e chiusure, iniziasse a collaborare e a indagare sulla scomparsa di Emanuela. A inizio 2023, finalmente una speranza. Il Vaticano è pronto a fare chiarezza e a riaprire le indagini; l’avvocato Sgrò e Pietro Orlandi forniscono tutte le informazioni e le carte in loro possesso, in piena sinergia con le autorità giudiziarie della Santa Sede. E così, l’11 aprile, Pietro Orlandi viene ascoltato dal Promotore di Giustizia vaticano, cui viene consegnata una memoria particolareggiata e carte inedite da vagliare: documenti che avvalorerebbero la cosiddetta «pista di Londra»; dettagli sulla famigerata trattativa tra procura di Roma e Vaticano; l’audio di un ex sodale della banda della Magliana, che attribuisce a Giovanni Paolo II gravi responsabilità sulla scomparsa di Emanuela e apre inquietanti squarci sull’ipotesi mai approfondita della pedofilia; un elenco di ventotto persone da ascoltare, tra alti prelati ed ex membri della magistratura italiana. Queste pagine ci aiutano a capire come siamo arrivati fin qui e a riprendere le fila di una storia dolorosa e intricatissima, anche attraverso i tanti incontri avuti dall’avvocato Sgrò: da Vincenzo Calcara a Pippo Calò e Bruno Contrada; con chi è stato vicino a Sabrina Minardi e con chi ha seguito il caso fin dai primi giorni come il giornalista Andrea Purgatori. Un viaggio alla ricerca di Emanuela al fianco del fratello Pietro, un barricadero, che non ha nessuna intenzione di fermarsi, fino a quando non otterrà delle risposte: «Finché non trovo i resti di Emanuela, per me è un dovere cercarla viva. Io la sento viva».