CONCORSO OGGI MILAZZO IN CLASSE / MEDIA GARIBALDI. Arco e frecce sono da sempre stati usati come strumenti di caccia e di guerra. Per questo sono presenti in tutte le culture e in tutte le epoche fino ai tempi moderni quando il tiro con l’arco diventa anche uno sport. Il tiro con l’arco è uno sport che consiste nel tirare un certo numero di frecce sul paglione, dove è fissato il bersaglio, possibilmente vicino al centro.
Ogni tiro si chiama volèe ed è composto dal lancio di tre frecce. Per ogni volèe è possibile ottenere un massimo di 30 punti. I punti vengono assegnati in base alla distanza dal centro. Da 10 a 1 che corrisponde al cerchio più grande del bersaglio, che nel tiro con l’arco si chiama targa. Quando la freccia non colpisce neanche il cerchio più grande si considerano 0 punti e nel conteggio dei punti si indica questo tiro con M.
Esistono diversi tipi di arco: l’arco nudo che è un arco senza mirino, l’arco olimpico che ha il mirino e, infine, l’arco compound che ha il mirino e anche due carrucole agli estremi. Il tiro si può fare, in base all’arco e all’età, con una distanza che va da 5 metri a 70 metri. Il gruppo sportivo di cui faccio parte di chiama Sikelia, il nome greco della Sicilia. A Milazzo
esiste una importante tradizione di tiro con l’arco che ha portato i diversi gruppi sportivi ad ottenere importanti risultati a livello regionale e nazionale. Io ho iniziato nel 2021, perché a causa del Covid ho dovuto smettere di praticare karate,
preferendo il tiro con l’arco che mi è piaciuto dopo averlo provato.
In inverno pratico il tiro con l’arco nella palestra di una scuola, mentre quando iniziano le belle giornate, l’allenamento si svolge in un campo all’aperto.
Una cosa che ho sempre fatto è quella di dare un nome agli oggetti a cui tengo. Così quando finalmente ho acquistato, con i miei risparmi, un arco e l’attrezzatura ho dato alle frecce e all’arco un nome proprio, ispirandomi al mondo dell’epica. Su ogni freccia ho scritto un nome proprio: Diana, Artemide, Estia, Ippolita, Pentesilea, Afrodite, Selene, Demetra, Atena, Iris/Iride, Ginevra e Galea.
L’arco si chiama Apollo. Ho deciso di praticare tiro con l’arco perché il personaggio protagonista delle storie, che
ho scritto prima di iniziare questo sport, ha come arma un arco capace di scoccare frecce
congelanti che (a differenza mia) fanno sempre centro.

Francesco Mollura I C

 Comprensivo Primo Media Garibaldi – Milazzo