Allarme da parte dei lavoratori Pua, delle forze Sindacali e del Comitato Consultivo dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina a causa della chiusura degli sportelli Pua (Punto Unico di Accesso) per le prestazioni socio-sanitarie. Uno di questi si trovava a Milazzo, in via Impallomeni. Un servizio che dovrebbe essere essenziale, continuativo e di supporto per determinate fasce di utenza, in quanto si rivolge a persone che hanno problemi di natura socio- sanitaria complessa. I lavoratori dei Punti Unici di Accesso, in sinergia con i sindacati di FPCGIL CISL FP UIL FPL, il Presidente del Comitato Consultivo Asp di Messina Antonio Giardina per evitare lo smantellamento di questo servizio, chiederanno un incontro a Palermo con l’Assessore Regionale alla Salute Giovanna Volo.

In Sicilia, il Pua è attualmente presente nelle ASP di Palermo, Catania e Siracusa. Nell’Asp di Messina, prima della sua chiusura, gli sportelli erano stati collocati in tutti i Distretti Sanitari (Taormina, Sant’Alessio, Milazzo, Lipari, Barcellona P.G., Patti, S. Agata di Militello, Tortorici, Mistretta e S. Stefano di Camastra, Messina Nord e Messina Sud).

Il personale era stato opportunamente formato e preso in carico con contratto libero professionale, ed era composto da Assistenti Sociali e operatori Informatici reclutati la prima volta con procedura selettiva comparativa per titoli e colloquio. Il servizio era stato avviato dall’ Asp di Messina nel luglio 2019, in ritardo rispetto alle altre province siciliane, all’inizio per soli sei mesi, ma poi prorogati per tutto il 2020. Nel gennaio 2021 il servizio viene sospeso per la prima volta.

Nel Maggio 2021 (cioè dopo solo quattro mesi) è stata bandita una nuova procedura selettiva comparativa per titoli, sempre con incarico libero professionale, per il reclutamento di 14 Assistenti Sociali affiancati da 14 Operatori informatici. Rimasti alla fine soltanto 8 Assistenti Sociali e 12 Operatori Informatici, il servizio riprende, con la relativa mole di pratiche arretrate che intanto si accumulavano, dal 21 febbraio 2022 e per soli 6 mesi a 24 ore settimanali, successivamente prorogatidi mese in mese.

Nelle ultime settimane il Deputato Regionale Calogero Leanza ha proposto un emendamento approvato in prima battuta in Commissione Sanità, con i quale si chiede l’impegno della somma di 800 mila euro validi a permettere la proroga del contratto ai lavoratori Pua a con orario pieno a 36 ore settimanali e fino al 31 dicembre2023.

I vertici ASP, in un tavolo tecnico tenutosi con i sindacati il 18 gennaio scorso  si erano impegnati a prorogare il servizio fino al 31 dicembre 2023 se si fossero trovati i fondi necessari, richiamando in servizio immediatamente il personale in carica al 31 di gennaio 2023. Purtroppo, in Commissione Bilancio, quest’emendamento è stato stralciato.